Presentazione della pubblicazione “2000-2020 Vent’anni controvento” di Diego Scacchi e Graziano Pestoni
Durante la serata verrà ricordato quanto successo in questi ultimi vent’anni nel settore pubblico: privatizzazioni, liberalizzazioni, sgravi fiscali, misure di risparmio. Tutti i campi dove lo Stato è un importante attore economico sono stati duramente colpiti o minacciati: la sanità, il sociale, l’energia elettrica, la radiotelevisione, la Banca dello Stato, l’amministrazione pubblica, la scuola e, evidentemente a livello federale, le poste, le ferrovie e le telecomunicazioni. Il servizio è peggiorato e i prezzi, sovente, sono aumentati. Abbiamo assistito a un tentativo di distruzione dei servizi pubblici e della consegna al privato di tutto quanto è redditizio. Verranno pure illustrati gli interventi dell’Associazione, attuati controvento rispetto alle decisioni istituzionali, ma sostenuti dai cittadini. Uno sguardo sarà anche rivolto alle prospettive, non molto positive, anche se, nel mondo, sempre più sta soffiando un altro vento, che prima o poi arriverà anche in Svizzera.
Conferenza del Prof. Sergio Rossi: Il servizio pubblico in Svizzera origini, situazione e prospettive
Nella sua relazione il professor Rossi tratterà delle origini, della situazione e delle prospettive del servizio pubblico in Svizzera. Il servizio pubblico è nato per sopperire alle lacune dell’economia di mercato e trova il suo fondamento nei diritti umani. La situazione attuale del servizio pubblico in Svizzera contraddice tuttavia in larga misura questi principi. Esso è ormai caratterizzato dalla concentrazione delle attività nei principali centri urbani e da un’evoluzione sfavorevole nel rapporto qualità–prezzo. Le prospettive del servizio pubblico in Svizzera non sono brillanti, sulla scia della disgregazione del tessuto sociale e della coesione nazionale, della crescente esternalizzazione delle attività degli enti pubblici e del notevole calo delle prestazioni dello Stato per quanto riguarda la sanità, i trasporti e la formazione. Si prospetta inoltre un’ulteriore riduzione del servizio pubblico nelle zone periferiche della Svizzera e la ricerca spasmodica di attività collaterali magari profittevoli nel breve termine ma inutili in un’ottica di coesione sociale e nazionale.
A concludere discussione con il pubblico moderata da Alfonso Tuor