Calendario

Set
21
Sab
Aperitivo elettorale della lista 12 “Verdi e Sinistra Alternativa” @ Bar Croce d'Oro
Set 21@18:00
Set
26
Gio
Aperitivo elettorale a Cadro @ Bar Sport
Set 26@18:30
Ott
12
Sab
USA e Cina, una nuova guerra fredda? @ Grotto al Ceneri
Ott 12@14:00
Feb
16
Dom
Gaby Antognini: donna, antifascista, comunista @ AARDT
Feb 16@15:00
Feb
17
Lun
20 anni in difesa del Servizio Pubblico @ Scuola Cantonale di Commercio
Feb 17@18:00
20 anni in difesa del Servizio Pubblico @ Scuola Cantonale di Commercio

Presentazione della pubblicazione “2000-2020 Vent’anni controvento” di Diego Scacchi e Graziano Pestoni

Durante la serata verrà ricordato quanto successo in questi ultimi vent’anni nel settore pubblico: privatizzazioni, liberalizzazioni, sgravi fiscali, misure di risparmio. Tutti i campi dove lo Stato è un importante attore economico sono stati duramente colpiti o minacciati: la sanità, il sociale, l’energia elettrica, la radiotelevisione, la Banca dello Stato, l’amministrazione pubblica, la scuola e, evidentemente a livello federale, le poste, le ferrovie e le telecomunicazioni. Il servizio è peggiorato e i prezzi, sovente, sono aumentati. Abbiamo assistito a un tentativo di distruzione dei servizi pubblici e della consegna al privato di tutto quanto è redditizio. Verranno pure illustrati gli interventi dell’Associazione, attuati controvento rispetto alle decisioni istituzionali, ma sostenuti dai cittadini. Uno sguardo sarà anche rivolto alle prospettive, non molto positive, anche se, nel mondo, sempre più sta soffiando un altro vento, che prima o poi arriverà anche in Svizzera.

Conferenza del Prof. Sergio Rossi: Il servizio pubblico in Svizzera origini, situazione e prospettive

Nella sua relazione il professor Rossi tratterà delle origini, della situazione e delle prospettive del servizio pubblico in Svizzera. Il servizio pubblico è nato per sopperire alle lacune dell’economia di mercato e trova il suo fondamento nei diritti umani. La situazione attuale del servizio pubblico in Svizzera contraddice tuttavia in larga misura questi principi. Esso è ormai caratterizzato dalla concentrazione delle attività nei principali centri urbani e da un’evoluzione sfavorevole nel rapporto qualità–prezzo. Le prospettive del servizio pubblico in Svizzera non sono brillanti, sulla scia della disgregazione del tessuto sociale e della coesione nazionale, della crescente esternalizzazione delle attività degli enti pubblici e del notevole calo delle prestazioni dello Stato per quanto riguarda la sanità, i trasporti e la formazione. Si prospetta inoltre un’ulteriore riduzione del servizio pubblico nelle zone periferiche della Svizzera e la ricerca spasmodica di attività collaterali magari profittevoli nel breve termine ma inutili in un’ottica di coesione sociale e nazionale.

A concludere discussione con il pubblico moderata da Alfonso Tuor

locandina
Ago
6
Gio
Conferenza culturale e proiezione cinematografica @ Galleria Il Rivellino
Ago 6@17:30
Set
4
Ven
Manifestazione al cantiere AlpTransit @ Davanti al Ristorante "La Bolla"
Set 4@10:00
50° dell’elezione di Salvador Allende @ Casa del Popolo
Set 4@20:00
Set
5
Sab
Cineforum “La bataille du Gripen” @ Spazio 1929
Set 5@18:30
Set
21
Lun
Presidio per il rispetto dello stato di diritto @ Palazzo dei Congressi, Lugano
Set 21@0:00

Revoche illegali di permessi di lavoro e di residenza, diniego di diritto all’accesso alle assicurazioni sociali, decisioni maturate nel totale disprezzo della giurisprudenza. La discriminazione fatta regola, lo stato di diritto calpestato. Queste alcune delle denunce portate in piazza dalle centinaia di persone che manifestarono contro le politiche del Dipartimento delle Istituzioni nell’ottobre del 2017, rispondendo all’appello di un comitato unitario che raggruppava numerose associazioni, sindacati e partiti, tra cui quelle che oggi firmano questo nuovo appello. Perché nulla è cambiato, perché la situazione è al contrario ulteriormente peggiorata.

Come dimostrato anche dalla trasmissione Falò il 3 settembre scorso, le politiche del DI, sostenute dal Governo cantonale, hanno sistematizzato una prassi tipica di uno stato di polizia, in totale spregio delle leggi, della giurisprudenza consolidata e di tutte le altre garanzie che ogni stato di diritto deve assicurare a tutti e tutte contro ogni abuso di potere.

Le politiche del DI, attuate sulla base di una chiara scelta politica, hanno lo scopo di precarizzare sempre di più le lavoratrici e lavoratori, colpendo per primi gli stranieri, in modo da renderli più deboli e ricattabili. Un attacco ai diritti di tutte e tutti noi, perché attaccando una parte delle lavoratrici e dei lavoratori del cantone, si mettono in pericolo i diritti di tutte e tutti. Dividere la classe lavoratrice, alimentare una guerra tra poveri, per indebolire quell’unità necessaria alla difesa degli interessi collettivi: un disegno ben conosciuto e fin troppo chiaro, emerso in modo inconfutabile in tutta la sua squallida completezza nelle ultime settimane.

Per stessa ammissione del Consigliere di Stato Norman Gobbi infatti, l’applicazione del diritto è stato ed è ancora sottomesso a valutazione politica, a scelta di campo. Una vergognosa applicazione classista del diritto e un utilizzo sconsiderato e inaccettabile delle istituzioni, che devono essere sanzionati da chi queste istituzioni pretende rappresentare.

Per questo motivo le organizzazioni firmatarie di questo appello organizzeranno un picchetto antirazzista e per il ripristino della legalità in contemporanea alla riunione dell’ufficio Presidenziale del Gran Consiglio che deciderà dell’attivazione dell’alta sorveglianza sul consiglio di Stato. Il picchetto si svolgerà lunedì 21 settembre a partire dalle ore 12 davanti al palazzo dei Congressi di Lugano.

Aderiscono: Forum Alternativo, Giovani Verdi, GISO, Movimento per il Socialismo, Partito Comunista, Partito Socialista, Partito Operaio e Popolare, syndicom, Unia, USS, Verdi, VPOD