Nel corso del dibattito sul Preventivo 2018 nella parte dedicata al DECS è stato affrontato il problema dell’abbandono scolastico. E’ un fenomeno che preoccupa e merita quindi un approfondimento, poiché se i giovani lasciano prematuramente la scuola essi corrono maggiori rischi di esclusione sociale.
Con la presente interrogazione chiedo quindi:
1) quali sono le cifre effettive dell’abbandono scolastico al termine della scolarità obbligatoria così come negli anni successivi?
2) Le cause che determinano l’abbandono scolastico sono molteplici: vi possono essere aspetti culturali, sociali ed economici che concorrono: si può confermare che i giovani di origine sociale svantaggiate e provenienti da famiglie con uno scarso livello di istruzione abbiano maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di aver completato il percorso di studi?
3) Si può riscontrare anche un fattore di genere, nel senso che ad abbandonare precocemente la scuola siano più le ragazze rispetto ai ragazzi, o viceversa?
4) Esiste una strategia da parte del governo per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico? Quale?
5) La formazione obbligatoria fino ai 18 anni di età, come previsto recentemente dal Canton Ginevra, dovrebbe permettere di diminuire considerevolmente il fenomeno dell’abbandono scolastico. Come valuta il DECS questa soluzione?
6) Il problema dei disturbi d’ansia è abbastanza diffuso nella fascia di età adolescenziale, in particolare fra coloro che hanno problemi nel socializzare, nel parlare in pubblico, in chi soffre di attacchi di panico, ecc. non sostenendo i livelli di stress che l’ambiente scolastico può procurare. Tali problematiche possono essere ritenute cause di abbandono scolastico anche nella nostra realtà? Sono previsti strumenti di prevenzione in questo ambito?
7) Alla scheda 3 delle “Linee direttive” risalta l’obiettivo di “estendere i doposcuola”: nel documento si parla di “sviluppare sul territorio i doposcuola scolastici, consolidando e migliorando la collaborazione con i servizi extra-scolastici attivi sul territorio”. Essi possono essere intesi come un sostegno di politica famigliare, ma possono essere anche orientati nell’ottica di un sostegno agli allievi volta a diminuire l’abbandono scolastico. Cosa si è già fatto in tal senso e quali sono i prossimi passi concreti su questo fronte?
8) Alla scheda 4 delle “Linee direttive” il Consiglio di Stato afferma, nell’ambito della transizione dalla scuola dell’obbligo a quella post-obbligatoria, di aver approfondito l’ipotesi della creazione di una “scuola di cultura generale”. A che punto è tale progetto?
Massimiliano Ay, deputato del Partito Comunista