Il Consiglio federale perde il pelo ma non il vizio. Dopo la bocciatura popolare della Previdenza 2020, il governo espressione della destra del nostro Paese torna a proporre l’aumento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni e probabilmente pure l’innalzamento dell’IVA! Furbescamente il governo fa finta di non toccare questa volta il secondo pilastro, ma non ci illudiamo: si arriverà nuovamente anche lì finché gli equilibri politici ed elettorali non cambieranno!
Le donne sono già penalizzate dal punto di vista salariale e spesso non arrivano a completare tutti gli anni di contributi, e ora il Consiglio federale decide di discriminarle ulteriormente: l’aumento dell’età pensionabile delle donne è in realtà il primo passo per preparare negli intenti della destra nostrana un aumento generalizzato in questo ambito. Al posto del motto “lavorare meno per lavorare tutti”, il governo svizzero sembra invece voler guardare al Giappone del premier Shizo Abe che ha deciso di estendere il limite dell’età pensionabile per i dipendenti pubblici fino a 80 anni, come peraltro ha recentemente denunciato anche la Federazione Sindacale Mondiale (link).
Per quanto concerne l’IVA che rientra fra le ipotesi presentate da Berna, il Partito Comunista da anni ripete che essa andrebbe abolita in quanto misura profondamente anti-sociale che colpisce allo stesso modo i milionari e chi non riesce ad arrivare a fine mese. E il governo invece che fa? propone di aumentarla, andando a prendere i soldi da chi già fa fatica!
La soluzione resta sempre quella che i comunisti ripetono da decenni: pensioni popolari basate su un pilastro unico (cioè un’AVS potenziata) con aumento delle rendite (che altro non sono che salario differito) e ribadire il principio: lavorare meno per lavorare tutti, affrontando così seriamente anche la disoccupazione giovanile!
E’ necessario che la sinistra tutta, dopo il malaugurato e sconfessato appoggio di alcune sue componenti alla PV2020 di cessare finalmente la politica dei compromessi al ribasso e lanciare una controffensiva sui diritti sociali senza primogeniture, settarismi e tatticismi vari!