Il popolo svizzero si è da poco espresso a favore della sicurezza alimentare. Benché come Partito Comunista fossimo critici sul controprogetto posto in votazione lo scorso settembre, bisogna riconoscere l’importanza che i cittadini hanno voluto dare alla sicurezza dell’approvvigionamento di derrate alimentari alla difesa delle terre coltive.
Come non essere d’accordo quindi al rafforzamento della produzione alimentare del nostro paese? I cittadini sono sempre più attenti alla provenienza, all’impronta ecologica dei prodotti che consumano. Le politiche agricole, molto costose, ci vengono spiegate con la stretta influenza esistente tra modelli di produzione agricola e qualità del paesaggio. D’altra parte si pongono anche questioni di costi dei prodotti: non tutte le famiglie possono sempre permettersi di spendere di più per un genuino prodotto locale, e soprattutto di questi tempi la priorità è data al risparmio. Gli stessi agricoltori ticinesi ricevono solo una piccola parte del prezzo finale di latte o verdure, ed effettivamente una fetta crescente di aziende agricole si orientano anche alla vendita diretta per ottenere un minimo guadagno ed evitare di vendere in perdita. Insomma: il mercato agricolo è tutt’altro che bucolico…
Non a caso sono molte le aziende agricole che sosterranno l’iniziativa per la sovranità alimentare durante il brunch del Primo d’agosto. Le bancarelle del comitato promotore saranno presenti presso l’azienda agricola Scoglio a Mugena, l’azienda agricola Ponzio a S. Antonino, Alta Magliasina Allevamento a Breno e l’azienda agricola Serravalle a Dagro; saremo pure al Primo d’agosto senza frontiere di Chiasso. I flyer si troveranno inoltre in molte altre aziende agricole che aderiscono a questa giornata.
La sfida politica è riuscire ad avere sul mercato prodotti sani e di qualità a un prezzo che sia corretto sia per il consumatore sia per il piccolo produttore. Ancorare il concetto di sovranità alimentare nella nostra Costituzione federale potrebbe essere un primo passo nella giusta direzione, ecco perché il prossimo 23 settembre voteremo di Sì all’omonima iniziativa.
Oltre a proteggere la salute del nostro territorio e della sua popolazione, la sovranità alimentare ha un rilievo internazionale indicando la strada per una giusta distribuzione delle derrate alimentari e contro la fame nel mondo. Guardiamo, insomma, oltre il nostro orticello, con una proposta all’avanguardia nel contesto internazionale.