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Nel mese di maggio scorso il Partito Comunista aveva proposto al Gran Consiglio, tramite una iniziativa parlamentare del proprio deputato, di fare in modo che chi riceve un incentivo fiscale debba rimborsare lo Stato, qualora abbandonasse il Cantone entro dieci anni dal termine dell’agevolazione. Si trattava di una misura contro le delocalizzazioni, che impoveriscono il tessuto produttivo del nostro territorio causando ingenti costi sociali.

Ora è la volta di un altro atto parlamentare e più precisamente una mozione inviata dal nostro granconsigliere Massimiliano Ay al Consiglio di Stato con l’invito al Canton Ticino di dotarsi di un “Cost-Differential Frontier calculator”, ossia uno strumento digitale sviluppato da ricercatori di Losanna che permette di calcolare i costi reali derivanti da una delocalizzazione, dimostrando così  che spesso non conviene proprio, nemmeno al padronato, delocalizzare, deindustrializzando il proprio Paese.

MO_CFD-delocalizzazioni

Mettere un freno alle delocalizzazioni abusive

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