Il Gran Consiglio ticinese nel gennaio 2016 ha approvato una risoluzione promossa dal PPD sul conflitto in Siria a tutela degli interessi del popolo aramaico.
Il Partito Comunista propone ora una risoluzione per chiedere alla Confederazione di offrire i propri buoni servizi diplomatici per favorire un dialogo fra le parti coinvolte nella crisi in Venezuela, nel rispetto della sovranità e dell’integrità nazionale del paese latinoamericano.
E’ quanto contenuto in una proposta di risoluzione secondo l’art. 111 della Legge sul Gran Consiglio inviata all’Ufficio presidenziale del Parlamento da parte del deputato Massimiliano Ay, segretario politico del Partito Comunista e da anni impegnato nella cooperazione con i paesi dell’ALBA-TCP, dove si chiede di approvare il seguente testo:
“Le preoccupanti e continue tensioni in corso attualmente nella Repubblica Bolivariana del Venezuela producono non solo una situazione di instabilità economica e sociale, ma mettono a rischio la sicurezza dell’intera regione. La diplomazia svizzera si distingue per la sua neutralità, mettendo da molto tempo a disposizione i suoi “buoni uffici” per ristabilire la pace non solo in caso di conflitti fra Stati, ma anche per scongiurare scenari di guerra civile all’interno di un medesimo Paese. In sintonia con la tradizione svizzera di non interferire negli affari interni ad altri Paesi, si chiede al lodevole Consiglio federale – nel rispetto della sovranità e dell’integrità nazionale venezuelana – di rendersi disponibile per promuovere una conferenza di dialogo e mediazione fra il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela rappresentato dal proprio Presidente Nicolas Maduro Moros e l’opposizione allo stesso rappresentata dal deputato Jaun Guaidò.”
Tale progetto di risoluzione potrà essere discusso dal parlamento solo se il suo Ufficio presidenziale lo autorizza. Vedremo quindi se i principali partiti che fanno gruppo in Gran Consiglio (tutti ad esclusione di Partito Comunista, Movimento per il Socialismo e Movimento di Montagna Viva) saranno disposti ad aprire la discussione su questa proposta di pace avanzata dal Partito Comunista.