La seduta del Comitato Centrale del Partito Comunista, svoltasi a Locarno lo scorso 19 gennaio 2019, si è aperta con le comunicazioni della Direzione relative alle attività di tipo culturale. In modo particolare, in occasione della commemorazione a Muralto del 100° anniversario dell’assassinio di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, si chiede ai compagni Lucchini e Rossi di sottolinearne nei loro discorsi l’impegno per la pace e contro gli abusi sui coscritti, così da unirsi ai problemi che emergeranno dalle scuole reclute attuali.
Dopodiché Il Comitato Centrale è stato aggiornato sullo stato del nostro lavoro internazionalista: in particolare vi sono sviluppi positivi nelle relazioni con il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) al governo in Nicaragua che sta lottando contro i tentativi (anche di alcune ONG occidentali) di destabilizzare il Paese e con il Fronte Nazionale Democratico delle Filippine (NDFP).
In seguito si è appreso che il referendum contro la Riforma fiscale federale (RFFA) a cui abbiamo contribuito è riuscito e ora si andrà al voto popolare.
Si è poi affrontata la discussione sulle contraddizioni apertesi in seno al movimento femminista ticinese, in modo particolare fra il collettivo “Io l’8” emanazione dell’estrema sinistra trotzkista e i gruppi che fanno riferimento ai sindacati e a cui come Partito Comunista ci sentiamo vicini per senso della realtà e per concretezza: soprattutto per fare in modo che l’appuntamento di giugno con lo sciopero delle donne consista in una mobilitazione di lavoratrici per la conquista di diritti salariali e sociali, e non si trasformi in una kermesse piccolo borghese ammantata da slogan massimalisti, occorre che le compagne e i compagni, soprattutto più giovani, siano adeguatamente informate.
Il Comitato Centrale ha quindi analizzato il movimento degli scioperi studenteschi per il clima. Lo ha fatto con grande interesse ma anche con distacco critico, rifuggendo da facili entusiasmi di tipo idealistico tipici del resto della sinistra. In tal senso occorre evitare che il movimento studentesco diventi bacino elettorale di alcuni partiti specifici soprattutto in questo periodo particolare.
Felicitandoci per la sensibilità ecologista delle nuove generazioni, siamo consapevoli che si tratti – per estensione, slogan, tempistiche e organizzazione – non di spontaneismo, ma di un movimento europeo eterodiretto. Osserviamo non solo che la ragazza svedese da cui tutto sembra essere partito appare abilmente guidata da professionisti della comunicazione (e dunque politici) ma anche che i media mainstream stanno dando al fenomeno un’importanza mai visto prima per analogia. Il fatto che questa minorenne sia stata addirittura ospite al WEF di Davos (una realtà d’élite a cui non mancano le responsabilità nell’inquinamento del pianeta con le prassi neocoloniali di saccheggio e il modo di produzione capitalistico) non ci può sfuggire e temiamo possa essere un modo per legittimare e “umanizzare” la borghesia che si è finora dimostrata furbescamente accondiscendente verso questi “scioperi”, persino a livello di governo ticinese (in altre occasioni molto più intollerante). Lo stesso dicasi per la centralizzazione poco trasparente intorno a pochissimi nomi dell’intero movimento svizzero.
Il Comitato Centrale del Partito Comunista ritiene che occorra contrastare le derive etico-individualistiche e in buona sostanza neo-liberali che possono facilmente emergere nei settori più idealisti dell’ecologismo, come peraltro già avvenuto una decina di anni fa in Ticino, quando si tentò di vietare alle scuole delle gite di studio troppo lunghe per inquinare meno. Ciò premesso si è ritenuto che la volontà di mobilitazione dei giovani vada favorita e in tal senso, dopo aver audizionato i propri rappresentanti nel movimento studentesco, li si è invitati a operare per la buona riuscita della “Marca per l’ambiente” prevista a Bellinzona il 2 febbraio prossimo e ha aperto ai giovani la sede del Partito di Solduno per riunirsi nella assemblea costitutiva del comitato promotore ticinese. Nel contempo sono stati affidati alcuni compiti:
- il compagno Canevascini è stato incaricato di presentare in un articolo da pubblicare su www.sinistra.ch gli elementi critici sollevati nella discussione;
- al compagno Ay è richiesto di stendere un articolo di fondo da inviare ai media che indichi una prospettiva marxista sul tema dell’ecologia;
- alla Direzione del Partito è demandato l’elaborazione di un comunicato che spieghi come salvare l’ambiente sia fattibile solo superando le regole del mercato e in tal senso indichi alcune rivendicazioni concrete da noi spesso perorare quali la gratuità del trasporto pubblico, la tassazione delle aziende inquinanti e il legame fra il saccheggio delle risorse naturali da parte delle multinazionali dei paesi imperialisti con i flussi migratori;
- il compagno Iembo viene infine incaricato di organizzare la Gioventù Comunista affinché agisca di sponda al movimento promuovendone le rivendicazioni unitarie concrete e sottolinenando in un volantino le conquiste che una società socialista, in primis Cuba e Cina, può raggiungere nella difesa concreta dell’ecosistema.