La Gioventù Comunista porge le sue condoglianze alla famiglia e agli amici della recluta scomparsa ieri nell’incidente avvenuto durante un addestramento sul lato bernese della strada sul Passo del Susten. Sono notizie gravi che mostrano l’insensatezza del servizio militare.
Ci aspettiamo che la giustizia militare (che non è comunque indipendente) indaghi ora sulle cause vere dell’incidente. Non è infatti un mistero che nelle caserme svizzere le condizioni di stress a cui sono sottoposte costantemente le reclute e soprattutto le privazioni di sonno continue sono la normalità e costituiscono un rischio.
Già nel 2014 una recluta perse la vita sull’autostrada all’altezza di Airolo mentre era alla guida di un autocarro militare, precipitando dal viadotto. A seguito di quell’evento, una successiva e coraggiosa confessione di una recluta aveva rivelato che i militi sono regolarmente obbligati a falsificare i certificati delle ore di riposo, gonfiandoli, e invece dichiarare delle ore di guida inferiori a quelle reali. Queste condizioni sono inaccettabili e purtroppo ne vediamo le tragiche conseguenze.
L’inchiesta sulle cause dell’incidente deve soprattutto guardare a questi aspetti della vita militare!