Share this page to Telegram

La Gioventù Comunista prende atto della volontà della commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati di aumentare il prezzo della benzina e di tassare i biglietti aerei. Per quanto questa misura possa probabilmente ridurre l’impatto ambientale, essa andrebbe a pesare soltanto sulle spalle dei comuni cittadini e dei lavoratori. Questi spesso si trovano obbligati a preferire il mezzo privato a quello pubblico, a causa dello scarso servizio di quest’ultimo e dei suoi costi esorbitanti e per nulla sostenibili per chi fatica ad arrivare alla fine del mese.

Ancora una volta, quindi, si vorrebbero prendere delle misure che andrebbero a colpire soltanto i singoli cittadini, senza considerare i principali colpevoli dell’inquinamento: le grandi aziende e il settore finanziario. Nessuna misura infatti verrebbe presa nei confronti di questi attori.

La Gioventù Comunista ci tiene a ricordare però che l’impatto della piazza finanziaria svizzera in termini di emissioni di CO2 è pari a 22 volte (!) quello delle emissioni domestiche prodotte in Svizzera: gli investimenti delle banche e delle grandi imprese elvetiche in energie fossili causano quindi un danno proporzionalmente molto maggiore rispetto a quello provocato dai comuni cittadini.

Ma, se proprio si ritiene necessario aumentare il prezzo della benzina, che almeno venga offerta una reale alternativa al mezzo privato! I mezzi di trasporto pubblici sono ancora insufficienti, soprattutto per quanto riguarda le periferie. Chi non abita in città spesso non ha la possibilità di spostarsi con questi. Inoltre, i prezzi dei trasporti sono troppo alti e per nulla alla portata di un lavoratore medio o di un qualsiasi studente, apprendista e giovane del nostro Paese. La Gioventù Comunista ribadisce dunque l’importanza della gratuità dei mezzi di trasporto pubblici per studenti, apprendisti e persone in AVS/AI!

Per quanto riguarda la tassazione sui biglietti aerei, anche tale misura andrebbe a colpire soltanto i ceti medio-bassi. Infatti, la commissione dell’ambiente punta, come da lei stessa specificato, a ridurre il numero di passeggeri in classe economica. Per questi passeggeri, però, l’alternativa ferroviaria risulta proibitiva, in quanto ancora troppo costosa.

La Gioventù Comunista si pone dunque critica nei confronti di questa misura, in quanto sfavorirebbe soltanto la popolazione del ceto medio-basso e non andrebbe minimamente a risolvere il problema alla radice. I responsabili della maggior parte dell’inquinamento potrebbero continuare a inquinare indisturbati e il comune cittadino ne dovrebbe pagare, in tutti i sensi, le conseguenze.

CONDIVIDI