Si è svolto a Giubiasco nei giorni scorsi un colloquio fra i vertici del nostro Partito, il segretario Massimiliano Ay e il vice-segretario Alessandro Lucchini e una delegazione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Democratica di Corea in Svizzera composta dal consigliere politico Pak Yun Sik e dal primo segretario Ri Won Nam, delegati dal Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea, che hanno voluto farci visita in Ticino per congratularsi dell’ottimo risultato elettorale da noi conseguito in aprile e per conoscere gli sviluppi del nostro Partito dal lato organizzativo, sapendo che l’anno prossimo si dovrà tenere il nostro 24° Congresso.
Durante l’incontro con gli alti rappresentanti coreani si è discusso anzitutto dello stato delle relazioni fra i nostri rispettivi Partiti e sull’attualità geopolitica internazionale. L’auspicio da noi espresso è quello che il dialogo con la Corea del Sud continui e che la sicurezza sulla penisola coreana sia garantita anche a vantaggio degli investimenti economici nell’area: in tal senso le esercitazioni militari congiunte fra USA e Corea del Sud rappresentano però delle provocazioni che indeboliscono purtroppo tale prospettiva. Ci siamo pure congratulati per il rafforzamento dei legami con la Repubblica Popolare Cinese, in particolare a seguito dei recenti incontri bilaterali fra magistrati e ufficiali delle forze armate di ambo i Paesi socialisti.
Dopodiché si è discusso sulla possibilità di intensificare la cooperazione con noi, e ciò sul piano culturale e turistico. Nel primo caso attraverso l’invio in loco, come avvenuto lo scorso anno, di registi e produttori europei per favorire progetti in ambito cinematografico. Nel secondo caso, avendo il governo coreano investito nel rinnovamento dell’aeroporto internazionale di Pyongyang, si è ragionato di ampliare l’offerta per turisti italo-svizzeri.
Non sono mancati riferimenti alla questione ambientale: i nostri interlocutori hanno rimarcato i passi avanti che il Partito del Lavoro di Corea ha intrapreso contro i cambiamenti climatici e ha appreso con interesse il ruolo che la Gioventù Comunista Svizzera e il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti hanno giocato all’interno degli scioperi per il clima in Ticino.
Infine si è tirato un bilancio del viaggio di delegazione a Pyongyang del mese scorso destinato espressamente ai giovani comunisti svizzeri che non solo ha permesso di incontrarsi con il movimento giovanile del Partito del Lavoro di Corea per un aggiornamento delle reciproche posizioni, ma, nell’anno dello sciopero delle donne, di incontrarsi con l’Unione delle donne socialiste di Corea per meglio capire il processo di emancipazione femminile nel contesto del socialismo coreano. Si è poi convenuto di organizzare un incontro con la medesima delegazione giovanile presso l’Ambasciata di Berna prossimamente.
La Gioventù Comunista visita la zona demilitarizzata fra le due Coree