Nei giorni scorsi il nostro segretario politico e deputato, compagno Massimiliano Ay, è stato ricevuto per un colloquio privato dall’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Confederazione Svizzera, S.E. César Mendez. Durante la riunione, oltre alle attività del Partito Comunista in Svizzera, ci si è aggiornati sulle nostre relazioni di amicizia con il paese latinoamericano, le quali si sono consolidate quest’anno anche grazie a una doppia visita di un dirigente del Partito Comunista del Venezuela (PCV) in Ticino.
L’Ambasciatore ha confutato alcune fake news che circolano ultimamente sulla stampa main stream europea che vorrebbe far credere che la cooperazione di Caracas con la Repubblica Popolare Cinese e con la Repubblica di Turchia sarebbe sulla via del tramonto, il che non rappresenta il vero. Il governo di coalizione del Gran Polo Patriottico guidato dal Presidente Nicolas Maduro, insomma – checché ne dicano i giornalisti ligi ai diktat liberali ed atlantisti – non è affatto isolato. Il tentativo golpista dell’autoproclamato presidente Juan Guaidò è fallito miseramente, con anche governi esteri ostili a Maduro costretti a ritirarsi da questa farsa.
L’incontro si è poi concentrato sulla pesantissima guerra economica che l’Amministrazione Trump sta imponendo al Venezuela. A tal proposito il Partito Comunista ha aderito, tramite la firma del proprio Segretario politico, alla lettera aperta al Segretario generale delle Nazioni Unite affinché cessi il blocco economico contro Caracas, un embargo che esiste solo perché la Repubblica Bolivariana del Venezuela non difende i diritti delle multinazionali ed è retta da uno dei pochi governi realmente patriottici (cioè socialisti, non solo a parole!) che non ubbidiscono ai centri di potere stranieri, siano essi targati USA o UE.
Il Partito Comunista ritiene che le pesanti sanzioni economiche contro le nazioni che difendono la propria sovranità sono atti di vera e propria pirateria internazionale, che umiliano ogni concetto stesso di diplomazia. L’encomiabile lavoro diplomatico e culturale dell’Ambasciatore Mendez sta a sua volta subendo pesanti limitazioni che sono una violazione della Convenzione di Vienna che tutela e – teoricamente – dovrebbe facilitare le relazioni diplomatiche e un insulto alla stessa neutralità svizzera, la quale – non a caso – come Partito abbiamo individuato essere strategica per lo sviluppo futuro del nostro Paese e che ribadiamo essere un pilastro da difendere!
Si intensificano le relazioni con il Partito Comunista del Venezuela
Favorire il dialogo in Venezuela. Un segnale anche dal Ticino.