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Nelle scorse settimane il compagno Carolus Wimmer, responsabile delle relazioni internazionali del Partito Comunista del Venezuela (PCV) e presidente del Comitato di Solidarietà Internazionale (COSI), sezione venezuelana del Consiglio Mondiale della Pace, è tornato in Svizzera, nostro ospite, per consolidare i rapporti con il nostro Partito e varie altre organizzazioni solidali con il processo rivoluzionario bolivariano. 

La prima riunione si è svolta Lugano, dove il compagno Enrico Borelli, segretario regionale di UNIA Ticino, l’ha accolto presso la Casa dei Sindacati in via Canonica, per un aggiornamento delle condizioni di lavoro nel paese latinoamericano e per valutare forme di cooperazione fra i movimenti sindacali dei nostri due paesi. All’incontro era presente anche il nostro segretario politico e deputato Massimiliano Ay che è pure parte dell’Antenna Svizzera della Federazione Sindacale Mondiale.

Dopodiché l’ospite venezuelano è stato ricevuto presso l’Osteria Sport di Cadro dal consigliere comunale comunista di Lugano Demis Fumasoli e dal responsabile regionale del Luganese del nostro Partito, Stefano Araujo. E’ stata qui l’occasione per discutere del lavoro locale e della presenza dei comunisti nelle amministrazioni cittadine e delle principali preoccupazioni che si riscontrano nel lavoro a contatto coi cittadini.

Nel corso del pomeriggio, prima di una cena con i compagni Amos Speranza e Sarah Sbabo, delegati della Gioventù Comunista, vi è stato una riunione bilaterale ufficiale fra i rispettivi due Partiti Comunisti, alla presenza del segretario politico Massimiliano Ay e del vice-segretario politico Alessandro Lucchini, quest’ultimo responsabile anche dei progetti di cooperazione. Dopo una panoramica delle nostre ultime attività politiche, a partire da quelle elettorali che ci hanno impegnato dallo scorso aprile, si è passati a discutere dei progetti concreti di cui potremmo farci carico nell’ambito della solidarietà internazionale.

Il PCV, dopo essersi felicitato per i nostri successi elettorali, ha anzitutto apprezzato il nostro costante lavoro di informazione che teniamo con il loro Dipartimento Esteri – recentemente rinforzato negli effettivi – e con la stessa Ambasciata venezuelana a Berna, nonostante le pesanti limitazioni che subisce a causa delle banche che sottostanno ai diktat di Washington. Il compagno Carolus Wimmer non ha mancato di spiegare le gravi difficoltà economiche – a partire dall’inflazione – in cui versa il Paese a seguito, da un lato delle pesantissime sanzioni imposte dal governo degli Stati Uniti, ma dall’altro anche da errori di gestione interna dovuti al fatto che il Venezuela, per quanto governata dal Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), resta tuttora ancorata a un modello capitalistico.

Fra i nostri due Partiti vi è una comunanza di analisi circa la situazione geopolitica internazionale, non solo per l’aspirazione verso un mondo multipolare, ma anche nel dare importanza alla questione finanziaria e monetaria: rompere il dominio unilaterale del dollaro come valuta di riferimento è quindi un passaggio fondamentale per i processi di liberazione nazionale. In tal senso l’unità con i settori anti-imperialisti della società anche se non comunisti si rivela essere una necessità. 

Il PCV insiste nel ritenere prioritario in questa fase il lavoro per la pace e contro le minacce di guerra imperialista, ecco perché è per loro strategico rinforzare il movimento pacifista di massa tramite il COSI. Ciò naturalmente alla luce dei continui intenti golpisti e controrivoluzionari orditi da Washington in combutta con l’estrema destra latinoamericana. In tal senso il Venezuela gode di due fattori positivi: la politicizzazione dei cittadini e la linea patriottica e favorevole all’integrazione latinoamericana delle Forze Armate. Tuttavia l’oligarchia venezuelana resta pericolosa in quanto violenta ed eversiva, e anche il PCV ha sofferto l’uccisione di propri dirigenti.

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