Nella mattinata di domenica 15 dicembre, presso la Cooperativa Belforte di Varese, si è svolta un’Assemblea della Federazione di Varese del Partito Comunista Italiano (PCI), la quale, partendo dalla recente risoluzione anti-comunista del parlamento europeo, è arrivata ad analizzare il contesto politico attuale e ad affrontare l’attualità locale. All’assemblea erano presenti anche esponenti locali del sindacato CGIL, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e del Partito della Rifondazione Comunista (PRC). Ospite internazionale all’evento era il compagno Martino Marconi, nostro consigliere comunale a Morbio Inferiore, che ha portato i saluti dei comunisti svizzeri ricordando il prossimo appuntamento con le elezioni comunali ticinesi ad aprile e auspicando un aumento degli scambi fra comunisti italiani e svizzeri sulla fascia di confine. A Varese, oltre al segretario provinciale del PCI Cosimo Cerardi,ha tenuto una relazione politica anche il compagno Mauro Alboresi, segretario nazionale del PCI.
Nel pomeriggio, poi, presso la sala della Società Edificatrice Abitazioni Operaie di Milano si è svolto una riunione bilaterale di vertice fra i due Partiti. Il compagno Alboresi, segretario nazionale del PCI, si è incontrato formalmente con i compagni Massimiliano Ay, segretario politico del nostro Partito, Alessandro Lucchini, vice-segretario politico e Davide Rossi, presidente della Commissione di controllo.
La riunione fra i due segretari ha sancito la più ampia convergenza di valutazione non solo sulla prassi del tipo di approccio, concreto e realista, con cui i comunisti europei devono intervenire nell’attualità dei rispettivi paesi, ma anche nell’analisi della situazione geopolitica globale, in modo particolare si condivide una linea di opposizione all’Unione Europea e alla NATO che, se per l’Italia significa tematizzarne l’uscita, per la Svizzera passa dalla revisione totale degli accordi bilaterali e dei partenariati militari. I due partiti ambiscono a una innovazione dell’approccio internazionalista e accanto alla necessità di un confronto regolare su temi di portata internazionale e di interesse italo-svizzero fra le due organizzazioni, prenderà forma presto una collaborazione più intensa sul piano della cooperazione con i paesi socialisti ed emergenti.