Share this page to Telegram

In una lettera indirizzata al consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, il nostro Partito ha chiesto al governo svizzero di esercitare, tramite i propri canali diplomatici, un’adeguata pressione nei confronti del governo degli Stati Uniti d’America, principale promotore dell’embargo verso Cuba, affinché proceda perlomeno a sospenderlo.

E ciò facendo riferimento all’appello del 24 marzo scorso dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, che ha chiesto di sospendere immediatamente il blocco economico e commerciale nei confronti della Repubblica di Cuba, affinché questo Paese possa liberamente affrontare appieno la crisi sanitaria e socioeconomica dovuta all’attuale pandemia, eliminando le gravose implicazioni negative che l’embargo comporta per il sistema sanitario nazionale dell’Isola.

Ci auguriamo che la Svizzera neutrale e dalla tradizione umanitaria possa dare il buon esempio operando attivamente affinché il bloqueo sia superato. L’intera umanità si infatti trova confrontata con una pandemia di enormi dimensioni che sta portando al proprio limite interi sistemi sanitari nazionali, con pesanti implicazioni negative sia per la salute pubblica sia la situazione socioeconomica dei paesi più colpiti dal nuovo Coronavirus, soprattutto per quelli appartenenti alla fascia dei paesi in via di sviluppo.

Il nostro Partito ha infine insistito affinché si intensifichi la cooperazione medica tra Cuba, la Svizzera e i Cantoni così come proposto recentemente dall’Associazione Svizzera-Cuba (ASC).

L’Associazione Svizzera-Cuba scrive al ministro della Salute: valutate la possibilità d’importare il medicamento cubano contro il coronavirus (in francese)

CONDIVIDI