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La Gioventù Comunista (GC) ha preso atto della presa di posizione dei Giovani Liberali (Radicali?) relativa alla decisione governativa di annullare gli esami di maturità orali. Secondo i GL(R), infatti, così facendo il DECS avrebbe “preferito la soluzione più facile e sbrigativa”. Sempre secondo loro, il DECS starebbe continuamente rincorrendo “il problema all’ultimo momento” e non avrebbe sfruttato il sufficiente tempo a disposizione per prendere una “soluzione organizzativa”. La scelta migliore sarebbe, dunque, mantenere gli esami di maturità nonostante la situazione straordinaria.

Tralasciando le critiche piuttosto sterili all’operato governativo, dalle considerazioni dei Giovani Liberali sorge spontanea una domanda: non sono forse a conoscenza del fatto che le difficili condizioni di apprendimento dovute alla crisi sanitaria possono avere un effetto maggiormente negativo su quella fascia di studenti più deboli e su quelli provenienti da famiglie meno abbienti? Mantenere gli esami di maturità in modo pressoché invariato rispetto al solito, come auspicato dai GL(R), risulterebbe dunque dannoso proprio per questi studenti, che rischierebbero di ritrovarsi bocciati soltanto perché provenienti da famiglie dove le condizioni di studio non sono ottimali. Se si considerano questi fatti, risulta evidente che, ancora una volta, il movimento giovanile del Partito Liberale abbia voluto ribadire la sua incredibile passione per la selezione sociale, vero e proprio cavallo di battaglia dei liberali. È del resto sempre per motivi di selezione sociale ed economici che, in passato, i fautori delle politiche neoliberiste hanno tagliato i fondi destinati alla scuola e agli studenti e hanno favorito l’introduzione del numerus clausus nelle facoltà di medicina, portando per altro il nostro sistema sanitario ad essere dipendente dall’estero.

Come Gioventù Comunista ci teniamo a sottolineare che l’istruzione deve essere garantita a tutte e tutti e che l’obiettivo della scuola è quello di fornire alle nuove generazioni gli strumenti di pensiero critico per affrontare la società e per favorire di conseguenza un migliore sviluppo del Paese, non è certamente invece quello di selezionare gli studenti in base alle necessità del mercato per favorire una piccola élite, come invece non nascondono di voler fare i Giovani Liberali.


Il DECS annulla gli esami orali: ora tocca al Consiglio Federale!

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