Egregio signor Sindaco,
Egregi signori municipali,
A nome del gruppo PS&SI, vengo a sottoporre al lodevole Municipio di Capriasca la seguente interrogazione relativa alla risposta sociale del Comune di fronte alla pandemia da “coronavirus”. Come ormai sappiamo, l’emergenza sanitaria sta infatti prendendo sempre più la forma anche d’una crisi economica e sociale. Stando ai rilevamenti effettuati dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), alla fine di maggio 2020 erano infatti iscritti agli URC 155’998 disoccupati, ossia 38’176 in più rispetto al mese di febbraio (quando erano registrati 117’822 disoccupati). Il tasso di disoccupazione, dal 2.5% nel mese di febbraio 2020, è salito nel mese di maggio al 3.4%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è così aumentato di 54’628 unità (+53.9%). A livello cantonale la disoccupazione in maggio si è attestata invece al 3.9%, ben l’1.4% in più rispetto al maggio 2019.
Allo stesso tempo, la crisi del COVID-19 sta mettendo a dura prova molte famiglie che, a fronte d’un reddito insufficiente e di spese divenute insostenibili, rischiano di doversi rivolgere all’assistenza. Inoltre, l’epidemia sta continuando a colpire con particolare veemenza coloro che già si trovavano confrontati con una situazione di povertà od esclusione sociale. Se non addirittura un’immediata caduta nell’indigenza, la prospettiva per diverse persone può rivelarsi così la spirale dell’indebitamento, fonte a sua volta di una maggiore precarietà. Non a caso, proprio lo scorso 6 aprile 2020, 28 organizzazioni impegnate nella lotta contro la povertà hanno presentato un appello congiunto, volto a sensibilizzare le autorità sulle condizioni travagliate delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Oltre al servizio per la spesa a domicilio messo a disposizione delle persone a rischio e ad alcune agevolazioni sul pagamento di imposte e tasse comunali, non ci risulta che il Comune di Capriasca abbia messo in campo ulteriori iniziative a sostegno della cittadinanza e in particolare delle sue fasce sociali più deboli. Nella risposta all’interrogazione presentata a fine marzo dal collega Bianchi, il Municipio assumeva invece una posizione attendista e particolarmente prudenziale per quanto concerne la gestione delle finanze pubbliche, da tenersi in equilibrio costi quello che costi, indipendentemente dall’eccezionalità e dall’ampiezza della crisi che stiamo affrontando e che con ogni probabilità avrà delle ripercussioni anche sul medio e lungo periodo.
Pur condividendo con convinzione la necessità di modulare gli aiuti comunali in chiave sussidiaria rispetto alle forme di sostegno già erogate da Confederazione e Cantone, siamo convinte/i del fatto che il Comune di Capriasca possa e debba fare di più per sostenere le fasce più deboli della sua popolazione. Ciò è reso ancor più chiaro dall’evidente insufficienza degli aiuti previsti sul piano federale e su quello cantonale: le indennità di lavoro ridotto hanno coperto unicamente l’80% del salario abituale, numerosi lavoratori indipendenti non hanno avuto accesso alle indennità di perdita di guadagno (IPG) benché impossibilitati ad esercitare la propria attività, mentre le fideiussioni concesse alle imprese non hanno impedito loro di licenziare numerose/i dipendenti (si vedano i ben noti casi della Mikron, di Agie, ecc.).
Sulla base delle considerazioni di cui sopra, che ci forniscono anche lo spunto per richiedere una panoramica sulla situazione degli aiuti sociali e dell’esclusione sociale in Capriasca, riteniamo importante ottenere alcune risposte circa l’intervento del Comune in questo frangente. A nome del gruppo PS&SI Capriasca, secondo le facoltà concesse dalla LOC e dal Regolamento comunale, interrogo dunque il Municipio su quanto segue:
- Quante persone residenti in Capriasca hanno beneficiato delle indennità per lavoro ridotto?
- Quanti residenti in Capriasca hanno beneficiato delle indennità per perdita di guadagno (IPG)?
- Quanti erano i disoccupati iscritti in Capriasca a fine febbraio? A quanti ammontano attualmente?
- Quante persone beneficiavano dell’assistenza sociale in Capriasca a fine febbraio? A quante ammontano attualmente? Quante nuove richieste sono state inoltrate in questo periodo?
- Quante persone residenti in Capriasca beneficiavano di un sussidio di cassa malati alla fine di febbraio? Quante nuove richieste sono state depositate in questo periodo?
- Sono state aggiornate le proiezioni di spesa per quanto riguarda aiuti sociali erogati dal Comune? Il Municipio ha previsto un aggiornamento del piano finanziario e/o lo stanziamento di una somma specificamente destinata al sostegno sociale della cittadinanza?
- L’organico attualmente in servizio presso l’amministrazione è ritenuto sufficiente a trattare in tempo utile le domande di aiuto presentate dalle/i cittadine/i?
- Come si pone il Municipio rispetto all’introduzione di un “regolamento sociale” che disciplini l’erogazione delle prestazioni comunali in ambito sociale (già esistente in vari Comuni ticinesi)?
- Come si pone il Municipio rispetto all’erogazione di buoni spesa per i cittadini più bisognosi, da utilizzare nei piccoli esercizi commerciali presenti sul nostro territorio?
- Come si pone il Municipio rispetto alla possibilità di erogare degli aiuti mirati a complemento della parte di reddito persa a causa del lavoro ridotto, in particolare per i salari più bassi?
- Come si pone il Municipio rispetto alla problematica dell’alloggio? Vi è in previsione la conversione di alcuni stabili comunali in disuso ad alloggi a pigione moderata?
- Come si pone il Municipio rispetto alla prospettata riduzione dei posti d’apprendistato? È in previsione un aumento dei posti di tirocinio nell’amministrazione comunale? Sono state valutate delle forme di sostegno alle aziende formatrici, ad esempio mediante il versamento di un contributo forfettario per ogni apprendista assunto?
In attesa di una vostra pronta risposta, colgo l’occasione per inviarvi i miei più cordiali saluti.
Per il gruppo PS&SI Capriasca,
Zeno Casella, consigliere comunale (PC).