La Gioventù Comunista (GC) – da sempre molto critica verso le forze armate svizzere e a favore dell’abrogazione della coscrizione obbligatoria – ha rinunciato a prendere posizione immediata a seguito del decesso di una recluta vodese presso la Piazza d’Armi di Isone, per rispetto verso la famiglia del 21enne e per evitare forme di strumentalizzazione politica. La Gioventù Socialista (GISO) ha fatto un’altra scelta, ma non per questo merita di essere denigrata come sta succedendo: “sciacalli”, “gente che non sa lavorare”, ecc. sono solo alcuni dei commenti meno pesanti letti sui blog contro i giovani socialisti rei di aver solo posto delle critiche, peraltro legittime, a quella che emerge sempre essere come una vacca sacra che, qualsiasi cosa succeda, va perdonata e giustificata. Perdere la vita per un servizio militare che è ormai di mero folklore e propaganda è triste e la politica deve intervenire per evitarlo.
La scusa secondo cui i granatieri sarebbero volontari è una panzana! Il servizio militare è purtroppo ancora obbligatorio e chi raggiunge certe prestazioni fisiche e sportive può accedere ai granatieri: poi l’entusiasmo dell’avventura, le pressioni psicologiche dei superiori, oltre che naturalmente le ulteriori selezioni, ecc. portano molti di questi coscritti ad accettarne tutte le esagerazioni che quell’incorporazione comporta secondo il motto “semper fidelis”. Sempre fedeli però non ai lavoratori, bensì alla borghesia svizzera che quando ne ha avuto bisogno ha mobilitato le truppe per difendere prima i fascisti e poi per sparare sugli operai (svizzeri, non invasori!) in sciopero.
La GISO però non si limiti ai post su Facebook, ma passi ai fatti e coordini con noi una campagna per:
1) Abolire la giustizia speciale (militare) e sottoporre l’esercito alla giustizia ordinaria!
2) Abolire il corpo d’élite dei granatieri in quanto minaccia per la tenuta democratica dello Stato!
3) Invitare i giovani a dichiararsi obiettori e a svuotare di conseguenza le caserme in piena legalità!