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In una lettera indirizzata all’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese presso la Confederazione Svizzera, il nostro Partito ha voluto ricordare il 70° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche bilaterali fra Berna e Pechino. La Svizzera è stato infatti uno dei primi paesi occidentali a fare l’importante passo e ciò riveste anche simbolicamente grande importanza.

Comunemente ci si riferisce alla data del 17 gennaio 1950, quando l’allora presidente della Confederazione Max Petitpierre, inviò un telegramma al presidente del Governo centrale popolare Mao Zedong, notificando il riconoscimento ufficiale del nuovo Stato rivoluzionario. Ma per le autorità comuniste cinesi questo non significa ancora l’instaurazione di relazioni diplomatiche regolari, le quali si sigleranno unicamente il 14 settembre del medesimo anno.

In questi sette decenni la cooperazione win-win fra i nostri due Paesi è cresciuta notevolmente. Se – come giustamente ha affermato di recente l’Ambasciatore svizzero a Pechino, On. Bernardino Regazzoni – il successo ottenuto dalla Cina nella lotta contro la povertà è unico nella storia umana in un lasso di tempo così breve, guardando al futuro l’obiettivo comune che Svizzera e Cina si pongono riguarda lo sviluppo sostenibile: quella sino-svizzera dovrà essere – come spiega il diplomatico svizzero – “una cooperazione innovativa, non più sulla riduzione della povertà, ma finalizzata al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile”.

Il nostro Partito vede positivamente l’enorme progresso compiuto in ambito diplomatico, culturale, ecologico ed economico tra Berna e Pechino e si dichiara pronto e attivo nel favorire la cooperazione e il dialogo fra i nostri due popoli, nell’ottica di consolidare la priorità della nostra epoca e cioè il multipolarismo. Il Partito Comunista riconosce però il sopraggiungere di sempre più intense provocazioni sinofobiche da parte della fazione filo-atlantica della borghesia svizzera che occorre frenare a tutto vantaggio della nostra neutralità e sovranità.

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