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Riunitosi a metà dicembre per l’ultima volta dell’anno, il Comitato Centrale del Partito è nuovamente tornato in modalità on-line a causa della recrudescenza della pandemia. La seduta si è aperta con il ricordo del compagno Romeo Nesa nel 30° anniversario della scomparsa. Nesa fu volontario ticinese nella guerra civile in Spagna, in seguito fu persona di fiducia del Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia e fino all’inizio degli anni ‘80 mantenne la carica di presidente della Commissione di Controllo del nostro Partito, nonché municipale di Lugaggia (oggi Capriasca).

A 85 anni dalla guerra civile spagnola ricordare il contributo dei nostri compagni

La tessera 2021 del Partito sarà dedicata al compagno Eolo Morenzoni. Il Comitato Centrale decide il lancio di una campagna di tesseramento per consolidare il buon risultato in termini di adesioni dell’anno corrente. I protagonisti dovranno essere i giovani, a significare il nostro continuo rinnovamento, unico nel resto della sinistra. Si apre poi una discussione su come declinare l’analisi storica e politica sul contributo dei comunisti svizzeri e ticinesi nella guerra civile spagnola, di cui l’anno venturo cade l’85° anniversario. Anzitutto va rivendicata una storia onorevole che ci appartiene, caratterizzata non solo di un sentimento di solidarietà internazionalista e anti-fascista, ma anche di importanti principi repubblicani e democratici. Nel contempo è necessario frenare interpretazioni errate di quegli accadimenti: non solo va contrastata l’interpretazione storiografica oggi dominante che esalta il ruolo – in realtà del tutto marginale – del trotzkismo nelle vicende spagnole, ma vanno anche bloccati sul nascere atteggiamenti avventuristi e para-militaristi fra le nuove generazioni.

Il Consiglio federale nuovamente piegato ai diktat dell’UE imperialista

La Confederazione Svizzera ha annunciato sanzioni contro la Repubblica di Bielorussia con relativo blocco dei conti e divieto di entrata nel Paese per il presidente legittimo del Paese. Il Comitato Centrale contesta il fatto che la Svizzera si pieghi un’altra volta ai diktat dell’Unione Europea ed estenda la portata delle sanzioni ai danni della Bielorussia. E’ un’ulteriore dimostrazione di come il Consiglio federale non difenda i nostri interessi nazionali e anzi approvi le ingerenze imperialiste per destabilizzare la Bielorussia e quindi il processo di integrazione euroasiatico che sarebbe peraltro anche a vantaggio del nostro Paese. La Direzione del Partito è incaricata di sondare la possibilità di migliorare le nostre relazioni con il Partito Comunista di Bielorussia.

Importante riuscire ad arrivare al voto su due riforme

Preso atto di alcune contraddizioni emerse, come prevedibile, all’interno del composito movimento degli scioperi per il clima, il Comitato Centrale dà mandato a tutti i militanti di fare un ultimo sforzo per raccogliere le firme contro la nuova Legge federale sulla CO2 e incarica il compagno Zeno Casella e, tramite il movimento giovanile, il compagno Fabio Marchioni di uscire pubblicamente con due articoli che spieghino le nostre ragioni. Affinché gli argomenti del referendum di sinistra abbiano spazio durante la campagna sarà necessario che, da parte nostra, arrivi un numero adeguato di sottoscrizioni, in caso contrario a prevalere saranno gli argomenti del referendum di destra: fondamentale è comunque arrivare a far votare la popolazione contro questa legge-alibi che impedirà per decenni di affrontare seriamente la questione dell’inquinamento e degli investimenti sporchi.

Il Comitato Centrale lancia inoltre un appello alle sezioni affinché anche il referendum contro la nuova legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo possa arrivare al numero minimo di firme richiesto. Senza apportare una risposta efficace al fenomeno del terrorismo, la modifica legislativa rimette infatti in discussione alcuni dei princìpi cardine che anche lo stesso ordinamento liberale pone a tutela di un’effettiva legalità democratica e dei diritti fondamentali dei cittadini.

Importante potenziare il settore delle curatele

Il Comitato Centrale ha ascoltato la relazione del compagno Edoardo Cappelletti relativa all’intervento del Partito sul piano istituzionale sul tema delle curatele e per una appropriata presa a carico delle persone fragili. Si rileva che a seguito della nostra sollecitazione il Municipio di Lugano abbia reagito in tempi relativamente creando un gruppo di lavoro per studiare il problema e arrivando a garantire un corso di formazione per curatori privati. E’ un primo passo apprezzabile, ma il CC ritiene che occorra potenziare anzitutto i curatori ufficiali. A livello cantonale i nostri deputati proveranno ad  emendare il Preventivo 2021 – contro il parere della Commissione della Gestione delle Finanze del Gran Consiglio – per aumentare il numero di curatori dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione. 

Si procede verso le elezioni comunali

Il Comitato Centrale conferma che i presupposti politici non sono modificati rispetto all’ultima Conferenza di organizzazione svoltasi a Pazzallo nel gennaio 2020 e che quindi resta valida la risoluzione adottata, intitolata “Verso le elezioni comunali 2020“. A tal proposito si tira un bilancio positivo anche della riunione del coordinamento dei nostri consiglieri comunali attualmente in carica.

Rinnovamento della proposta politica in ambito economico 

Il Comitato Centrale ha discusso dell’assemblea on-line dello scorso 3 dicembre a cui erano invitati i membri e giudica di buona qualità il livello della discussione. Il Segretario politico informa pure che, al termine della stessa, abbiamo avuto una nuova richiesta di adesione. La bozza di risoluzione emersa da quella discussione e fornita in anticipo ai membri del Comitato Centrale, che la approva all’unanimità, analizza il tipo di intervento pubblico che rivendichiamo su questioni quali il controllo dei prezzi, l’approvvigionamento del paese e la sorveglianza sui salari e sui profitti. Il Comitato Centrale rileva come il “più Stato” in questa fase storica possa però anche essere fatto proprio da una parte del padronato: sta dunque a noi declinare il concetto in un modo favorevole alla classe lavoratrice. Il Comitato Centrale demanda alla Direzione la stesura formale della risoluzione e la sua diffusione.

COVID-19, la gestione della seconda ondata va contestata più nettamente

Da parte di alcuni compagni si esprime la necessità che il Partito prenda una posizione più severa verso le autorità cantonali e federali per come stanno affrontano assai negativamente la seconda ondata della pandemia e le cui misure per frenare l’aumento dei contagi si rivelano essere non solo confuse, ma anche inefficaci. Rammentata, da parte del Segretario politico, Massimiliano Ay, la linea di prudenza finora adottata nel tentativo di non contribuire al caos e all’insicurezza, nella discussione che ne è seguita sono emersi i nostri numerosi interventi istituzionali in Gran Consiglio e nei Consigli Comunali, spesso molto critici ma anche propositivi (e quindi censurati da alcuni media che cercano solo lo scoop). Il Comitato Centrale ritiene che la linea politica adottata dal nostro Partito durante la prima ondata fosse corretta e seria, nel contempo è convinto che possa essere utile elaborare ora una sintesi delle criticità emerse nella seconda ondata, così da assolvere alla richiesta chiarificatrice manifestata da alcuni membri e si incarica il compagno Stefano Araujo di sistematizzare una posizione in tal senso da sottoporre al plenum nelle prossime settimane.

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