La Gioventù Comunista (GC) si rallegra parzialmente per l’approvazione, da parte del Gran Consiglio, della mozione per garantire la tredicesima mensilità a tutti gli apprendisti impiegati dallo Stato e dai servizi parastatali. Se da un lato la misura approvata può infatti rappresentare un notevole miglioramento per quanto riguarda le condizioni di lavoro degli apprendisti, dall’altro è necessario vigilare affinché all’introduzione della tredicesima non corrisponda una riduzione del salario mensile, vale a dire lo stesso salario annuale diviso su tredici mensilità.
Si è già espresso su questo il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), del quale la GC sostiene le rivendicazioni, tra cui il salario minimo di 1000 CHF dal primo anno di apprendistato e la riduzione dell’orario settimanale a 35 ore, e da parte sua aggiunge la parificazione delle vacanze tra apprendistato e scuola a tempo pieno, ovviamente non al ribasso. La Gioventù Comunista ci tiene inoltre a ribadire che l’apprendistato è ancora oggi una forma di manodopera a basso costo troppo vincolata all’andamento congiunturale del mercato.
Anche l’apprendistato del settore pubblico e para-pubblico è caratterizzato da elementi di profonda precarietà, di cui la maggior parte della politica non si vuole prendere responsabilità né carico per sanare questi problemi. Nel privato il precariato si manifesta ancora più spesso e in modo più preponderante, sia nell’apprendistato che nel normale lavoro.
La Gioventù Comunista è molto attenta a questo fenomeno, rilevando come la situazione stia peggiorando ancora a causa della crisi economica derivante dalla pandemia in corso. Per questo motivo la GC si sta impegnando per tematizzare la questione del precariato giovanile in Ticino, che viene spesso sottovalutata nell’ambito della politica ma che viene vissuta quotidianamente da una parte sempre maggiore di giovani ticinesi. In tal senso la Gioventù Comunista auspica che l’introduzione della tredicesima mensilità sia resa efficace per aiutare gli apprendisti impiegati nel settore pubblico e che la misura venga in futuro estesa anche al settore privato.