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Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), forza guida del Grande Polo Patriottico al governo del Paese, ha concluso i lavori del suo 4° Congresso con una sessione plenaria straordinaria. Da parte nostra come comunisti svizzeri, oltre a rivendicare la fine delle sanzioni economiche unilaterali contro il popolo venezuelano e i suoi legittimi dirigenti, abbiamo inviato al PSUV un messaggio di saluto per l’importante evento.

Nella missiva inviata da Bellinzona a Caracas si legge come il PSUV “ha saputo dare una prospettiva alla dignità nazionale venezuelana aprendo le porte all’importante processo di integrazione latinoamericana nel solco di Simon Bolivar. La piena sovranità nazionale che si compie nel nuovo ordine multipolare apre la via una transizione socialista che vi auguriamo di realizzare in modo unitario con tutte le forze rivoluzionarie che con lealtà sono sempre state in prima fila nella difesa della patria dall’imperialismo”.

L’assise avveniva in concomitanza con l’8° anniversario della scomparsa del Comandante eterno Hugo Chavez, fondatore del processo rivoluzionario bolivariano ed ex-presidente della Repubblica e deceduto il 5 marzo 2013: egli ha restituito speranza non solo al suo popolo e all’intera America latina depredata da Washington e dai suoi lacché, ma a tutti i progressisti del mondo. Nel suo ricordo i socialisti venezuelani hanno celebrato la sessione plenaria con l’obiettivo del consolidamento collettivo del progetto socialista come progetto unificatore di tutti i patrioti.

Al Congresso del PSUV hanno partecipato circa 800 delegati che hanno deciso le linee guida per le prossime azioni del Partito, al fine di consolidare le future vittorie della Rivoluzione Bolivariana. In particolare Diosdado Cabello Rondón, primo vicepresidente del Partito, ha affermato in particolare come la corruzione sia “antagonista alla nostra Rivoluzione Bolivariana, Socialista e Chavista e si scontrerà sempre contro il nostro Partito e il nostro governo.  Abbiamo fatto nostro l’appello del Comandante Chávez ieri e del presidente Nicolás Maduro oggi, per lottare senza quartiere contro la corruzione, il burocratismo, la negligenza e il minimalismo”. L’alto funzionario ha pure insistito a una maggiore morale degli amministratori locali: “Se sei il sindaco o il governatore dei social sei fregato, devi governare per il popolo” auspicando così una selezione più rigorosa di chi si candiderà alle prossime elezioni amministrative.

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