Il 19 febbraio 2018 il deputato al Gran Consiglio del Partito Comunista Massimiliano Ay presentava un’iniziativa parlamentare per la modifica dell’art. 14 della Costituzione cantonale “La sovranità alimentare del Canton Ticino”. A due anni di distanza la proposta è stata accolta da una larga maggioranza del parlamento e, nella tornata del prossimo 13 giugno, sarà sottoposta al voto popolare.
La sovranità alimentare è un concetto che ha avuto un recente impatto internazionale. A dispetto delle varie accezioni che nel mondo ha assunto, si può così riassumere: sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo (Dichiarazione di Nyéléni, 2007).
Inserire la sovranità alimentare nella Costituzione del nostro Cantone potrà servire al perseguimento dei seguenti obiettivi:
- garantire l’accesso di tutta la popolazione ad alimenti nutritivi alla base di una dieta sana che permetta il corretto sviluppo corporeo e mentale;
- sostenere una produzione indigena variata e sostenibile;
- costituire un rapporto di fiducia e conoscenza tra il produttore e il consumatore;
- arrestare la perdita di terre coltive (incluse le superfici d’estivazione);
- incrementare il grado di autoapprovvigionamento;
- contrastare la cementificazione e l’abbandono (rimboschimento) del territorio;
- vigilare su condizioni di lavoro eque nella produzione alimentare;
- esigere che le derrate alimentari e gli alimenti per animali importati soddisfino gli stessi requisiti della produzione indigena;
- promuovere l’occupazione nell’agricoltura;
- garantire una trasparente ed equa formazione del prezzo nelle filiere agro-alimentari che rispecchi i costi di produzione;
- favorire forme di organizzazione tra contadini per conciliare l’offerta di prodotti agricoli con la domanda dei consumatori e sostenere la vendita diretta, la diversificazione e la trasformazione della produzione.
Per queste ragioni il Partito Comunista invita fin d’ora a votare SÌ alla sovranità alimentare!