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In una lettera indirizzata alla redazione della televisione turca Ulusal Kanal e al partito Vatan di Turchia, abbiamo espresso il nostro cordoglio per la prematura scomparsa del compagno Teoman Alili, giornalista militante, anti-imperialista, socialista scientifico e fautore della rivoluzione nazional-democratica kemalista.

Nella lettera firmata dal nostro segretario politico Massimiliano Ay si legge: “Abbiamo incontrato il compagno Teoman Alili per la prima volta nel 2012 nell’ambito di un seminario internazionale dei giovani contro l’imperialismo a Istanbul (vedi foto), e abbiamo subito apprezzato la sua militanza e la sua costante lotta per l’unità e la solidarietà tra i gruppi etnici contro i progetti di balcanizzazione sia nell’ex Jugoslavia che in Turchia e in Siria”.

Teoman Alili con Vladimir Ugrinovski (Sinistra Unita Titina di Macedonia) a Istanbul nel 2012.

Nato nel 1978, laureatosi in Macedonia, ha vissuto in prima persone il conflitto nei balcani, dalla cui esperienza ha tratto il libro “Lezioni dalla Yugoslavia” (link) in cui analizzava il ruolo dell’imperialismo nel processo di distruzione dell’unità yugoslava. Teoman Alili era autore anche del libro intitolato “Vittime del razzismo globale: la tragedia del Medio Oriente e dei Balcani” (link). Preso di mira dal governo Erdogan venne persino arrestato ed espulso dal Paese per presunti legami con l’organizzazione eversiva Ergenekon, naturalmente finiti con un non luogo a procedere.

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