Il pluralismo in ambito informativo è un diritto fondamentale ma è garantito solo se a tutti gli attori – in particolar modo quelli politici – viene concessa una equa diffusione delle proprie idee. Ciò è particolarmente vero quando il mercato mediatico è sotto pressione con processi di risparmio nelle redazioni e con chiusure di testate. Manca però, al momento, una base di valutazione il più possibile oggettiva di questa situazione.
Si chiede pertanto al Cantone di dare mandato all’Osservatorio europeo di giornalismo, eventualmente in collaborazione con l’Osservatorio della vita politica regionale, di effettuare con scadenza annuale un monitoraggio televisivo, radiofonico e delle testate giornalistiche cartacee e online, similmente a quanto compete, nel sistema italiano, all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).
L’analisi fornita dovrà contenere la rappresentazione mediatica quantificata e comparata di tutti partiti politici durante l’arco di un anno, distinguendo periodi elettorali e non elettorali, per trasmissioni d’informazione e di approfondimento di trasmittenti e testate pubbliche e private. Potranno essere evidenziati anche altri aspetti legati allo spazio dedicato a cariche istituzionali e l’equa rappresentazione di donne e uomini. A tal proposito si rimanda, per esempio, al documento allegato.