Il Partito Comunista e il suo movimento giovanile erano in piazza in occasione dello “Sciopero per il futuro” promosso dal movimento degli scioperi per il clima. Abbiamo manifestato per ribadire che il capitalismo non può essere verde e per sottolineare che il militarismo e l’imperialismo atlantico capeggiato dalla NATO, oltre ad essere antisociali e a provocare sofferenza umana, sono responsabili anche di enormi danni ambientali.
Vi è insomma la necessità di un approccio collettivo alla questione ambientale e di andare a colpire coloro i quali sono i reali responsabili dell’inquinamento: le grandi aziende multinazionali, la piazza finanziaria che investe in energie sporche e nel saccheggio delle materie prime e gli eserciti. A parlarne per noi in piazza è stato il compagno Sébastien Travaglini, militante della Gioventù Comunista.