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Dopo la centrale termica di Mezzana, anche all’aeroporto di Locarno la nafta è preferita alla legna. La reticenza del Cantone verso le energie rinnovabili è sistemica?

Nel Messaggio 7451 del 25 ottobre 2017 il Consiglio di Stato presenta il contributo cantonale per la realizzazione di una nuova centrale energetica a legna eseguita da Armasuisse (fr. 697’000.-) e l’autorizzazione della firma del relativo contratto per la fornitura di energia calorica. La commissione gestione e finanze rivolgeva “un plauso […] alla sensibilità ambientale del Governo che ha posto attenzione su un moderno vettore energetico”, il cippato di legno, scelto appositamente dopo aver valutato due alternative (riscaldamento a legna o tramite gas naturale) e che si inserisce in una rete di teleriscaldamento.

Il parlamento ha approvato la costruzione di questa “nuova centrale di riscaldamento con vettore energetico a cippato di legno che risponde a tutti i moderni criteri di gestione, sia economici che ambientali”, come si legge nel rapporto del 16 gennaio 2018.

Non dobbiamo lasciare le parole solo sulla carta, bensì il Governo deve dimostrare con i fatti la condotta esemplare in materia di energie rinnovabili. Il Partito Comunista è molto preoccupato, poiché quella che sembrava una defaillance presso il Centro professionale del verde e l’azienda agricola cantonale di Mezzana, sta assumendo i connotati di un approccio sistemico del Cantone. È per il Governo la transizione energetica una questione superficiale?

Per il ruolo di modello dello Stato, per la coerenza nei confronti dei Comuni che s’impegnano realmente e per il rispetto degli attori della filiera del legno nel nostro territorio, il Partito Comunista formula le seguenti richieste di chiarimento:

1. Nell’impianto presso l’aeroporto di Locarno, quanta nafta è stata consumata al posto della legna?

2. Si può parlare di significativo sottosfruttamento della centrale a cippato di legna dell’aeroporto di Locarno?

3. Il malfunzionamento delle centrali termiche di Mezzana e di Locarno è da ricondurre ad una mancanza di competenze all’interno dell’amministrazione pubblica? Se sì, come si intende sopperire a queste lacune?

4. Come viene perseguita concretamente la diffusione del vettore energetico legno nelle strutture cantonali?

5. Oltre a Mezzana e Locarno quante altre centrali termiche cantonali e para-cantonali non funzionanti (o sottosfruttate) vi sono? Esistono esempi positivi a livello cantonale di centrale termica ben funzionante?

6. Vedremo mai funzionare a pieno regime la centrale termica dell’aeroporto di Locarno? Se sì, quando?

 

Lea Ferrari e Massimiliano Ay, deputati in Gran Consiglio per il Partito Comunista

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