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La seduta del Comitato Centrale, che anticipa la pausa estiva, si è aperta con una serie di comunicazioni da parte della Direzione del Partito su principalmente tre questioni: l’iniziativa popolare “Basta livelli” – coordinata per noi dalla compagna Angelica Forni – alla cui riuscita abbiamo contribuito con varie centinaia di firme; la necessità di migliorare l’organizzazione interna; e sul fronte del radicamento territoriale i membri del CC sono stati aggiornati circa la nostra presenza a Ginevra.

Successo del seminario internazionale “Beyond Ukraine War”

Il compagno Martino Marconi ha quindi presentato un rapporto sugli esiti del seminario internazionale “Oltre la guerra in Ucraina” convocato a Parigi a fine maggio dal Partito della Democrazia Popolare (PDP) della Corea del Sud, a cui ha partecipato unitamente al compagno Stefano Araujo. Il discorso, pronunciato a nostro nome da quest’ultimo, è stato particolarmente apprezzato per la sua innovazione analitica. Non è esclusa in futuro una nostra nuova visita a Seoul anche per approfondire la questione della neutralità e del federalismo, che rivestono una certa importanza nell’auspicato processo di riunificazione pacifica della penisola coreana. I nostri delegati a Parigi hanno incontrato, fra gli altri, il Partito dei Lavoratori di Ungheria, il Polo di Rinascita Comunista in Francia, il Partito Socialista lettone e il Partito Comunista di Gran Bretagna (Marxista-Leninista). Una riunione bilaterale si è svolta anche con esponenti della comunità filippina.

Cresce il nostro prestigio nel movimento comunista internazionale

La discussione è poi passata sugli altri impegni internazionali del Partito. Il Comitato Centrale ha anzitutto concesso la delega al compagno Davide Rossi affinché incontri una rappresentanza di vertice del Partito Comunista di Bielorussia per ricevere un aggiornamento di prima mano sulla crisi bellica attualmente in corso. Dopodiché – ribadendo l’importanza delle relazioni con il Partito Comunista Cinese – oltre ad aver preso atto di quanto discusso nella cena di lavoro avuta dai nostri vertici con l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese, decide che una delegazione del nostro Partito dovrà partecipare durante l’estate al seminario intitolato “Indigenising and Contemporising Marxism in the 21st Century” a cui siamo stati invitati dai compagni cinesi. Per quanto riguarda l’America latina si segnala il breve incontro avuto a Roma con il segretario generale della Centrale di Lavoratori di Cuba, Ulises Guilarte do Nacimiento. Per contro, per motivi organizzativi, non sarà possibile accogliere l’invito ricevuto dalla compagna Rosario Murillo, vicepresidente della Repubblica del Nicaragua per assistere alle celebrazioni dell’anniversario del trionfo della Rivoluzione sandinista a Managua. Il CC incarica infine il compagno Samuel Iembo di intervenire durante l’attività del 19 giugno 2022 co-promossa dal nostro Partito unitamente al Partito Operaio e Popolare (POP), all’Associazione ALBA SUIZA e all’Associazione Svizzera-Cuba (ASC) in cui Roberto Vallepiano presenterà il suo libro “Sole e rivoluzione: l’incantesimo cubano” (edizioni bepress, 2022).

No al summit degli oligarchi ucraini e americani a Lugano!

Il Comitato Centrale è tornato nuovamente a discutere sulla guerra in Ucraina alla luce dell’incredibile sdoganamento, da parte dei trotzkisti del Comitato ticinese di solidarietà all’Ucraina e ai dissidenti russi, di sostenitori del Battaglione neo-nazista Azov durante il corteo sindacale del Primo Maggio. In questo senso i presenti hanno ribadito la correttezza delle posizioni già espresse dal nostro Partito con alcuni comunicati e hanno condannando sgomenti il ruolo divisivo e provocatorio oltre ogni limite del Movimento per il Socialismo (MPS). Da più parti, inoltre, è giunto lo sdegno per il presunto (anche se inverosimile) arrivo a Lugano del presidente ucraino Volodimir Zelensky, responsabile della repressione contro la sinistra e i sindacaliasti nel suo Paese. Il Comitato Centrale conclude che ospitare la cosiddetta Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina non solo affossa la neutralità svizzera ma rappresenta pure un pericolo per la nostra sicurezza. Oltre a ciò tale conferenza si tradurrà di fatto in un summit per la colonizzazione economica e neo-liberista dell’Ucraina da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e delle multinazionali euro-americane. Dopo discussione il Comitato Centrale demanda alla Direzione di diramare quanto prima una presa di posizione che inviti ad annullare l’evento (leggi) e autorizza a impegnare i militanti del Partito su questo fronte, purché in modo totalmente pacifico e a tutela anche della dignità dei soldati di leva delle forze armate svizzere e dei militi della Protezione civile ticinese chiamati – contro la loro volontà – a garantire la sicurezza personale degli oligarchi ucraini e americani in una Lugano vergognosamente blindata. Sempre a proposito della crisi bellica il Comitato Centrale insiste nel diffondere nel modo più capillare possibile l’articolo intitolato “Il multipolarismo è una rivoluzione, non un pranzo di gala” scritto di recente – inizialmente per il pubblico cinese – dal nostro Segretario politico. In tal senso si ringrazia la redazione di Ulusal Kanal per la traduzione in lingua turca e la redazione di Initiative Communiste per la diffusione in lingua francese.

Sconfitta della sinistra nella votazione sul cosiddetto Decreto Morisoli

Convinti che, soprattutto sulle votazioni popolari di respiro strategico come quella dello scorso 15 maggio, occorra tirare un bilancio critico, all’interno del Comitato Centrale si sono confrontate due visioni sulla campagna condotta dalla sinistra e dai sindacati contro il Decreto concernente il pareggio di bilancio entro il 2025 promosso dal deputato UDC Sergio Morisoli. Nonostante l’ampia mobilitazione si è riscontrato un elevato astensionismo e la sconfitta alle urne non può lasciare indifferenti, soprattutto dopo due anni di pandemia, in cui sembrava che l’importanza dell’intervento dello Stato in economia fosse assodato. Nel nostro Partito, ma anche nella socialdemocrazia e fra gli ecologisti, a suo tempo vi erano compagni restii a lanciare il referendum, preferendo concentrarsi su future battaglie puntuali in caso di tagli concreti, e compagni che invece hanno ritenuto necessario arrivare al voto, seguendo il sindacato VPOD, optando quindi per un discorso di principio. Alla luce dei risultati, il Comitato Centrale rileva come importanti, non solo le contraddizioni aperte dal Partito Popolare Democratico nel fronte borghese, ma soprattutto la disponibilità a mobilitarsi delle associazioni della società civile attive nell’ambito del sociale e del para pubblico. Nel contempo si analizza autocriticamente l’apporto – che alcuni compagni hanno giudicato come “minimalista” – del nostro Partito su un tema, quello del pareggio di bilancio e dell’intervento pubblico in economia, che poteva essere meglio cavalcato. La preoccupazione che emerge è infine che la base stessa della sinistra non abbia compreso la valenza di classe di questa votazione e ci si interroga sulle modalità con cui la comunicazione è avvenuta.

Solidarietà agli operai edili e il nostro contributo alla FSM

Il Comitato Centrale discute del ricatto del padronato ai danni degli operai dell’edilizia e sostiene la convocazione di una manifestazione nazionale a Zurigo per il prossimo 25 giugno da parte del sindacato UNIA (informazioni per partecipare). I nostri deputati colgono l’occasione anche per spiegare l’interrogazione depositata in Gran Consiglio circa gli abusi sul cantiere Alp Transit del Monte Ceneri e sottolineano il dialogo avuto sul tema con il Partito Operaio e Popolare (POP). Il Comitato Centrale ha quindi discusso la relazione del compagno Massimiliano Ay, che ha tirato un bilancio sul 18° Congresso della Federazione Sindacale Mondiale (FSM) svoltosi a Roma a inizio maggio e al quale ha partecipato come osservatore politico. Dopodiché ha ascoltato anche il compagno Rudi Alves, coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), unica organizzazione sindacale svizzera rappresentata al Congresso della FSM. Il CC ha infine approvato alcune indicazioni di lavoro in sostegno dell’azione della FSM, con particolare riferimento al Comitato di consulenza legale della FSM in cui opera il compagno Edoardo Cappelletti.

Verso le elezioni Cantonali 2023

Il Comitato Centrale ha discusso infine delle prossime elezioni cantonali per il rinnovo del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio che si terranno nell’aprile 2023. La linea espressa pubblicamente agli organi di informazione lo scorso mese di marzo è stata confermata. In quest’ottica occorre attivare i militanti già sin d’ora con i primi preparativi.

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