Il Consiglio Federale intende tagliare il budget della politica agricola 2018 (mentre non lesina sulle spese militari…) e prevede dal 2022 l’apertura ai mercati europei. I dirigenti dell’UFAG sono accecati da una visione economica strettamente neoliberista, votata puramente alle leggi del mercato e alla concorrenza sfrenata al ribasso. Ma le derrate alimentari non sono una merce qualsiasi: sono consumate da tutti, tre volte al giorno! L’agricoltura è fondamentale per la gestione del territorio, la salvaguardia delle tradizioni locali, la vitalità delle zone periferiche.
E allora perché il produttore del bene essenziale alla vita, il cibo, perché l’agricoltore non riesce ad avere un guadagno dal suo lavoro e ha bisogno di un sussidio che oggi gli si vuole negare? Perché siamo in un sistema economico assurdo, dove i grandi trasformatori possono fare utili sottopagando le materie prime, il tutto a carico dello Stato. Lo stesso sistema economico assurdo che dal 2022 vorrebbe far scendere il prezzo del latte svizzero a quello europeo, 0,25 € al litro, per un prodotto che vale almeno 1 Fr. al litro!
In due modi si potrà far capire al Consiglio Federale che la popolazione svizzera vuole un’alimentazione sostenibile, di qualità e legata al territorio: votando a favore dell’iniziativa per la sovranità alimentare e dell’iniziativa per alimenti equi.