No all’aumento dei prezzi dei trasporti pubblici: siano piuttosto resi gratuiti!

La sezione giovanile del Partito Comunista contro gli aumenti tariffali dei trasporti pubblici

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La Gioventù Comunista (GC) apprende con preoccupazione la notizia di ieri circa l’aumento dei prezzi dei trasporti pubblici comunicato dalla Comunità tariffale Arcobaleno. Con il cambio orario di dicembre 2023, infatti, i costi dei biglietti singoli e degli abbonamenti annuali subiranno un aumento dell’8-10%, gli abbonamenti settimanali e mensili, inoltre, subiranno un rincaro del 3%. L’aumento annunciato da Arcobaleno segue quello annunciato ad aprile 2023 da Alliance SwissPass concernente tutto il servizio di trasporto diretto nazionale ed è “giustificato” dal fatto che la Confederazione richiede alla compagnia un maggiore grado di copertura dei costi, pena la riduzione dei suoi contributi.

Nel comunicato stampa pubblicato ieri da Arcobaleno si può leggere che gli aumenti dei prezzi “perseguono il duplice scopo di mantenere il trasporto pubblico attrattivo e conveniente come alternativa all’uso dell’automobile, ed evitare che la manovra di riequilibrio delle finanze dello Stato debba incidere sulle prestazioni.”, ma anche che “per l’utente, infatti, avere a disposizione una buona offerta di trasporto ha la priorità rispetto alla tariffa.”. Insomma, per la compagnia i cittadini dovrebbero considerare attrattivi e convenienti i trasporti pubblici nonostante l’aumento delle tariffe, per loro poco importa se non ci si può permettere l’abbonamento, dopotutto, non è importante il prezzo, ma la qualità dell’offerta (la quale è certamente migliorata negli anni ma non è ancora perfetta).

La Gioventù Comunista si oppone a questa logica aziendalistica del servizio pubblico, i trasporti pubblici devono essere effettivamente convenienti e di qualità, senza che questo vada a gravare sulle spalle degli utenti. Stato e Confederazione devono invece aumentare il sostegno ai trasporti pubblici e non minacciare tagli! La Gioventù Comunista ha lottato negli ultimi anni per chiedere i trasporti pubblici gratuiti e ha recentemente consegnato al Consiglio di Stato una lettera aperta sottoscritta da più di mille ticinesi con la quale rivendica appunto la gratuità dei trasporti pubblici per tutti. La GC si oppone dunque ora più che mai a un aumento tariffale, specie in un momento di generale aumento del costo della vita e di perdita del potere d’acquisto da parte della popolazione.

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