In memoria di Guillermo Teillier, leader dei comunisti cileni

La notizia della scomparsa del compagno Guillermo Teillier ha sconvolto l'intero Movimento Comunista Internazionale, tanto era alto il suo prestigio.

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A pochi giorni dal 50esimo anniversario del golpe fascista che insanguinò il Cile su ordine degli USA, abbiamo appreso con dolore la notizia della morte del compagno Guillermo Teillier Del Valle, presidente in carica del Partito Comunista del Cile (PCCh). Giovane militante di Unidad Popular, solidale col processo di cambio di Salvador Allende, venne arrestato nel 1974 dagli sbirri di Pinochet e torturato per sei mesi nei sotterranei dell’Accademia dell’Aeronautica Militare.

Quando fu rilasciato, nonostante le minacce, rifiutò l’esilio e restò in Cile rischiando la vita pur di contribuire a organizzare la resistenza alla dittatura. Si occupò di organizzare il rientro in patria dei dirigenti comunisti esiliati per favorire la riorganizzazione del Partito durante la clandestinità e nel 1985 una Conferenza d’Organizzazione del PCCh svoltasi all’estero per evitare la repressione lo elesse membro del Comitato Centrale.

Fra i molteplici ruoli ricoperti dall’instancabile militante che era il compagno Guillermo, ricordiamo che si occupò anche di supervisionare le azioni armate contro la giunta criminale pinochetista attuate dal Fronte Patriottico Manuel Rodríguez quando era a capo della Commissione Militare del Comitato Centrale del PCCh fino al 1987.

Il popolo cileno ha perso uno storico combattente antifascista e uno statista di primo piano della sua storia democratica, il Partito Comunista ha perso un presidente carismatico ed esempio di responsabilità politica, ma entrambi saranno in grado di alzarsi e, nel solco dell’esempio del compagno Guillermo, sapranno portare avanti la lotta per la causa dei lavoratori, dell’indipendenza e del socialismo.

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