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I rapporti di forza in una lotta sociale non sono immutabili: grazie alla massiccia mobilitazione di piazza dello scorso mese di novembre e al lancio del referendum contro i regali fiscali ai ricchi, i partiti borghesi sono sotto pressione! Sanno benissimo che c’è un malcontente trasversale fra i lavoratori e la cittadinanza, e quindi si spaccano, faticando a trovare un accordo per andare avanti e tagliare: il Preventivo 2024 che doveva passare a dicembre è stato già spostato a fine gennaio e ora è stato ancora rimandato alla sessione del Gran Consiglio di febbraio.

Tenere alta la pressione!
Ecco perché era importante mantenere alta la tensione e riempire nuovamente la piazza come prontamente avvenuto ieri 20 gennaio: il parlamento dovrà prenderne atto e la sinistra dovrà, compatta, contrastare le misure anti-sociali e anti-popolari che vorrebbero imporci tramite assurdi vincoli di bilancio e una politica di austerità in salsa europeista, di cui l’UDC è la principale promotrice col disastroso “decreto Morisoli”.

Qualificata presenza del PC in piazza!
Il Partito Comunista era presente ieri in piazza a Bellinzona con una nutrita delegazione in modo unitario accanto alle federazioni sindacali di USS e OCST e in particolare allo spezzone del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) che, guidato dai nostri compagni Filippo Beroggi e Ismael Camozzi, continua, come da vent’anni a questa parte, a rappresentare l’avanguardia giovanile del Canton Ticino. In piazza poi oltre al nostro compagno Camozzi, ha preso la parola un nostro compagno di lungo corso, Roco Cellina, già consigliere comunale del Partito del Lavoro a Locarno.

I giovani sono l’avanguardia
Il SISA e, al suo interno, gli studenti militanti della Gioventù Comunista, hanno non solo animato il corteo sindacale di ieri con slogan combattivi, ma hanno promosso riunioni preparatorie specialmente dedicate ai giovani che meritano di essere sostenute e continuano l’opera di informazione nelle scuole.

Ultimi giorni per firmare il referendum
La presenza in corteo però non è sufficiente: il nostro Partito ha garantito un impegno anche nella raccolta di firme per il referendum contro la riforma fiscale che regala soldi ai ricchi e toglie risorse ai servizi pubblici. Chi ancora non ha firmato scarichi e compili il formulario che trovata qui: https://www.partitocomunista.ch/?p=7330

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