Il Partito Comunista si felicita del fatto che – in un processo democratico che ha coinvolto numerosi lavoratori – il 90% degli aderenti al sindacato VPOD abbia votato per intensificare la mobilitazione e dichiarare lo sciopero della funzione pubblica.
Si tratta di una dimostrazione importante di disponibilità alla lotta per i propri diritti professionali e, di rimando, anche un sostegno a tutte le fasce della popolazione indirettamente colpite dai tagli al servizio pubblico, all’educazione e allo stato sociale.
Le misure di austerità proposte dal Consiglio di Stato e votate dalla maggioranza del Granconsiglio sono uno schiaffo ai diritti dei lavoratori e rappresentano tagli ai danni dei bisogni sociali della popolazione e dei giovani. A risparmiare sono sempre chiamate le fasce popolari, mai i ricchi che hanno invece goduto di ingenti sgravi fiscali che hanno svuotato le casse pubbliche.
Il Partito Comunista dà indicazione ai propri militanti, il prossimo 29 febbraio, di sostenere ogni azione di protesta sui posti di lavoro e di studio e di farlo nel modo più unitario possibile in accordo con quanto previsto dal sindacato VPOD.