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La repressione contro chi osa anche solo indignarsi per il genocidio che il regime sionista di Israele continua a portare avanti in Palestina sta raggiungendo livelli sempre più gravi in tutti i paesi d’Europa. Anche in Svizzera abbiamo vissuto forme di censura negli istituti accademici: non solo contro le associazioni studentesche, ma addirittura attraverso la chiusura di cattedre universitarie.

Dalla Francia ci arriva ora un’altra segnalazione estremamente pericolosa: lo scorso 20 ottobre 2023, alle ore 6 del mattino, il Segretario generale del sindacato CGT del Nord della Francia (link) è stato arrestato presso la sua abitazione con un ingente dispiegamento di forze di polizia. Il sindacalista è stato incriminato per “apologia del terrorismo” e “incitamento all’odio razziale” e sarà convocato davanti al Tribunale penale di Lille (Francia) il prossimo 28 marzo 2024.

La presunta “prova” dei pretesi reati sarebbe un’espressione estrapolata da un comunicato stampa diramato il 10 ottobre 2023 dall’Unione Dipartimentale Nord della Confederazione Generale del Lavoro (CGT), il più importante sindacato operaio francese, in riferimento alla questione palestinese e alla guerra scatenata dal regime sionista. Per quanto la CGT abbia sempre condannato il massacro commesso il 7 ottobre da Hamas, l’accusa sostiene che anche solo il fatto di spiegare che la violenza genera violenza significa di fatto giustificare la lotta armata e l’anti-semitismo.

Non solo è un’accusa ridicola perché rivolta a un sindacato, la CGT appunto, che si batte quotidianamente contro il razzismo e tutte le forme di discriminazione e che ha sempre difeso il diritto internazionale e invocato la pace fra i popoli: siamo di fronte a un palese tentativo di intimidazione contro tutte le voci che chiedono la pace in Medio Oriente. È un precedente estremamente pericoloso contro i diritti democratici e la libertà d’espressione: i sindacati francesi denunciano ormai un contesto repressivo talmente grave che raramente ha avuto pari in Francia dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Oggi è in Francia e nell’UE, domani però sarà in Svizzera! Dobbiamo quindi reagire prima che sia troppo tardi: il nostro Partito aderisce alla campagna di solidarietà con l’Unione Dipartimentale Nord del sindacato CGT francese e chiede l’abbandono immediato dei procedimenti giudiziari contro il suo Segretario generale e tutti i militanti sindacali.

Potete firmare la petizione on-line che trovate a questo indirizzo: https://www.change.org/p/soutien-%C3%A0-l-union-d%C3%A9partementale-des-syndicats-cgt-du-nord-et-%C3%A0-son-secr%C3%A9taire-g%C3%A9n%C3%A9ral

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