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Preso atto delle risposte all’interrogazione 67/2024, ritorniamo sul tema della privatizzazione del Crematorio comunale e sulla base a quanto concesso dalla legge, formuliamo le seguenti domande:

1) Sulla lista delle commesse aggiudicate su invito o incarico diretto per il 2023 risulta un totale di Fr. 44’416.- a due ditte di onoranze funebri della regione per servizi di cremazione.
Il Municipio ha affidato la gestione delle cremazioni al Crematorio comunale ad aziende private già nel corso del 2023 e non solo dal 1° gennaio 2024? Se sì per quale motivo?

2) Ci risulta che durante l’emergenza pandemica vi erano quattro dipendenti comunali formati alla cremazione e tre di essi sono tuttora alle dipendenze della Città. Prendiamo atto quindi che le competenze in seno all’organico comunale non mancano. Per quale motivo si è preferito dare mandati diretti (senza concorso) ad aziende private e non continuare con le maestranze comunali almeno finché l’attuale forno crematorio è attivo?

3) La Crematorio SA Bellinzona e Valli, che ha ripreso la gestione del Crematorio Comunale di Bellinzona, è costituita da sei imprese di pompe funebri. Perché non è stata pensata almeno una partecipazione azionaria della Città alla neocostituita SA a cui è stata affidata la gestione del Crematorio comunale?

4) Come viene regolata la relazione fra il Comune e la Crematorio SA Bellinzona e Valli?
A quanto ammonta l’affitto? Si può escludere una futura vendita degli spazi comunali?

5) Con quale statuto la neocostituita Crematorio SA Bellinzona e Valli (ditta privata senza alcuna forma di partecipazione pubblica), ha sede legale presso un immobile comunale (via Arnaldo Bolla 1)?

6) Nella risposta alla domanda 1 dell’interrogazione 67/2024 il Municipio afferma che vi sarà un concorso pubblico per la messa in locazione degli spazi destinati al solo forno crematorio, ma che in vista di tale concorso il Municipio ha optato per un mandato di prestazione, a far tempo dal 1° gennaio 2024, nel rispetto delle disposizioni della Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb).
Riscontriamo due dubbi, da cui sorgono altrettanti quesiti:
a) la LCPubb indica quale valore della commessa, senza computo dell’IVA, un importo massimo di fr. 150’000.- per prestazioni di servizio. La LCPubb è stata rispettata?
b) la locazione di un bene pubblico non dovrebbe sottostare all’art. 167 della Legge Organica Comunale (LOC) piuttosto che alla LCPubb?

7) Corrisponde al vero che, per elaborare il nuovo Regolamento dei Cimiteri e del Crematorio comunale, ci si è avvalsi sin dal 2017 della consulenza della società a garanzia limitata “Tecno-Cim”?
È prassi normale affidarsi a privati per l’elaborazione di regolamenti municipali?
Per quale motivo è stata scelta questa ditta, che appartiene al proprietario del crematorio privato di Carasso, cioè a un concorrente diretto del Crematorio comunale?
Come mai si sono attesi così tanti anni prima di sottoporre il nuovo regolamento al legislativo comunale?

8) Stando alla risposta all’interrogazione 67/2024, le 390 cremazioni restanti al Crematorio comunale dopo l’apertura dell’azienda concorrente a Carasso non giustificherebbero un investimento pubblico per sostituire il forno crematorio. Ciononostante, c’è una ditta privata, a cui il Municipio ha dato un mandato diretto, che è disposta a procedere con questo investimento che l’ente pubblico considera però ineconomico. Non è un controsenso?

9) La Città ha provato a opporsi alla concessione della licenza edilizia per il nuovo forno crematorio a Carasso?
È entrata in contatto con il Patriziato di Carasso, proprietario del fondo su cui sorge l’impianto concorrente?

10) Nella risposta alla domanda 4 dell’interrogazione 67/2024 il Municipio afferma che “considerate le tempistiche strette e la necessità di dare continuità al servizio il mandato è stato conferito ad inizio anno. La delibera è stata formalizzata successivamente”.
Queste informazioni non rispondono alla precisa domanda posta, che quindi ripetiamo: è prassi normale che il Comune affidi la gestione di una sua proprietà a una società anonima privata non ancora formalmente costituta (statuti del 15 gennaio) e nemmeno iscritta, a quel momento, a registro di commercio (iscrizione del 22 gennaio)?

Per il gruppo “Unità di Sinistra”: Massimiliano Ay e Alessandro Lucchini, consiglieri comunali del Partito Comunista


Perché è stata privatizzata la gestione del Crematorio Comunale di Bellinzona?

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