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Il Partito Comunista della Svizzera italiana (PC) tiene a sottolineare il proprio sostegno al decreto federale concernente le cure mediche di base, il quale sarà sottoposto in votazione popolare il prossimo 18 maggio.

Tale decreto – corrispondente al controprogetto del Consiglio Federale sull’iniziativa popolare in seguito ritirata – va a sostegno della medicina di famiglia su tutto il territorio della Confederazione, ma soprattutto incentiva la collaborazione tra medici di famiglia, studi associati e centri sanitari.

L’evoluzione demografica della popolazione svizzera, l’aumento dei malati cronici e l’invecchiamento della popolazione possono riscontrare parecchie problematiche in ambito sanitario: proprio per questo motivo il PC ritiene necessario che in tutte le regione del paese – in particolar modo nelle periferie – possano essere offerte delle prestazioni mediche di qualità e prossimità.

Sostenendo il decreto federale in questione si auspica inoltre che la situazione possa migliorare sia a livello nazionale che cantonale: in primis i Comunisti ritengono che la riforma ospedaliera portata avanti dal ministro Paolo Beltraminelli venga rivista tenendo conto delle richieste provenienti dalla popolazione delle Tre Valli, soprattutto dopo le importanti azioni portate avanti nelle ultime settimane a favore degli ospedali di Acquarossa e Faido. In questo senso occorre pure contrastare i piani di accentramento e specializzazione delle differenti strutture ospedaliere presenti sul territorio, i quali andrebbero a penalizzare ulteriormente le regioni periferiche che già si trovano ad affrontare situazioni talvolta critiche. Nel contempo la sinistra unita non può che auspicare la nascita di una cassa malattia pubblica di carattere federale, meglio se con i premi proporzionali al reddito.

Partito Comunista

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