1 – Il Partito Comunista (PC) condanna l’ennesima offensiva militare del regime sionista di Israele contro la popolazione della striscia di Gaza. Iniziata al mattino dello scorso 8 luglio, nella sua foga terroristica, essa ha causato già diverse decine di morti, fra cui almeno otto bambini e centinaia di feriti. Si tratta di un’azione di guerra che giunge dopo il rapimento e l’uccisione di tre giovani coloni israeliani, strumentalizzati dal regime di Tel Aviv come scusa per intensificare la repressione e l’occupazione del territorio palestinese. Si tratta di un esempio vergognoso di punizione collettiva, metodo che ci ricorda la prassi disumana utilizzata dai nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
2 – Secondo “Israeli Today”: «Funzionari delle Nazioni Unite in Israele affermano che il rapimento potrebbe tranquillamente essere stato opera dello stesso Israele. La storia che sia stata Hamas non regge». Dal canto suo il quotidiano “Ha’aretz” ha rivelato: «Il 15 giugno il governo israeliano aveva già informato la stampa di essere a conoscenza che gli studenti erano stati uccisi, ma aveva imposto la segretezza su questa informazione». Nei quindici giorni di silenzio la Knesset ha approvato una legge che blocca il ritorno di Gerusalemme Est ai palestinesi. Insomma ci potrebbero essere tutti gli elementi per immaginare che i tre giovani coloni siano stati assassinati dalla polizia politica sionista per “giustificare” un’azione di guerra da parte di Tel Aviv che, non a caso, è protagonista dei progetti di “Nuovo Medioriente” in combutta con Washington.
3 – I negoziati di pace controllati dagli USA erano atti a legittimare l’occupazione sionista della Palestina e la rinuncia del popolo palestinese ai propri diritti nazionali. Non a caso l’attuale campagna bellica israeliana è attivamente appoggiata (non solo diplomaticamente) da Washigton e sostenuta dal silenzio dell’Unione Europea che ipocritamente assume al massimo una retorica di finta equidistanza.
4 – L’aggressione di Israele contro la Palestina è legata a filo doppio all’offensiva globale dell’imperialismo nel quadro dell’inasprirsi della crisi strutturale del capitalismo che mira a sottomettere i popoli al proprio dominio così da poter facilmente sfruttare le risorse naturali. E’ quanto sta avvenendo anche in Irak, dove Tel Aviv è in combutta con i terroristi del sedicente Emirato Islamico dell’Irak e del Levante (ISIS) e con il regime islamista turco, per creare un cosiddetto “Kurdistan” fantoccio dei diktat atlantici. I progetti di balcanizzazione (come in Irak e Siria) e o di soluzioni federaliste calate dall’alto (come in Turchia) sono infatti nel pieno interesse del progetto sionista e vanno pertanto contrastate.
5 – Il PC esprime la sua attiva solidarietà col popolo palestinese, con la sua eroica e determinata restistenza e lotta di liberazione nazionale di fronte ad una politica genocida dello Stato di Israele. Il PC manifesta ugualmente la sua solidarietà ai popoli della regione, segnatamente con il popolo siriano, vittime della politica di ingerenza e guerra condotta dalle potenze imperialiste per ridisegnare i confini in base ai propri interessi geopolitici ed economici.
6 – Il PC richiama il Consiglio Federale a esplicitamente condannare questa nuova offensiva militare sionista, a convocare l’Ambasciatore israeliano a Berna e a mettere in moto tutti gli strumenti di pressione diplomatica ma, finalmente, anche economica, affinché il regime sionista cessi la sua politica colonialista, razzista e guerrafondaia.
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