Giovedì sera 7 novembre a Bellinzona si sono riuniti i rappresentanti di Partito Comunista, Forum Alternativo, Partito Socialista I Verdi del Ticino, Movimento per il Socialismo, Partito Operaio e Popolare, Giovani Verdi, Gioventù Socialista e Gioventù Comunista, i quali hanno deciso di unire le forze nel referendum contro la riforma fiscale approvata dal Gran Consiglio nella sua seduta di lunedì scorso. Sul fronte sindacale sia UNIA sia l'Unione Sindacale Svizzera (sezione Ticino e Moesa) hanno pure comunicato la propria adesione al referendum. I presenti lamentano una politica basata sul ricatto: anche questa riforma vincola infatti politicamente alcune misure sociali, peraltro timide, con un pacchetto di regali fiscali a chi non ne ha bisogno. Essa priverà l’ente pubblico di circa 150 milioni di franchi e gli sgravi fiscali previsti andranno a vantaggio esclusivo delle grandi aziende che registrano utili importanti e delle fasce più ricche della popolazione. La raccolta delle firme inizierà già il prossimo fine settimana.
Comitato referendario contro nuovi sgravi fiscali