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- Data di creazione 30 Aprile 2021
- Ultimo aggiornamento 1 Maggio 2021
Home Stop al precariato giovanile!
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Durante gli ultimi decenni le condizioni lavorative e del mercato del lavoro hanno subito un progressivo peggioramento: una parte del padronato ha infatti promosso l’indebolimento delle condizioni contrattuali dei lavoratori, che si è tradotto in una precarizzazione delle loro condizioni di vita. Dal fenomeno del precariato e dalla degradazione dei diritti sociali sono toccati in modo crescente anche i giovani, che si trovano sempre più spesso di fronte a condizioni lavorative dure e svalorizzanti talvolta anche durante la loro formazione (a causa ad esempio dell’ampia diffusione di stage non remunerati o sottopagati).
Per contribuire almeno a limitare il fenomeno del precariato giovanile, i sottoscritti firmatari richiedono al Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino di:
1. Tutelare maggiormente i giovani lavoratori in formazione: assunzione di un maggior numero di ispettori di tirocinio, raddoppio delle visite di controllo nelle aziende che formano apprendisti, organizzazione regolare di momenti di informazione sindacale nelle scuole professionali.
2. Porre fine allo sfruttamento degli stagisti, attraverso il divieto degli stages non pagati e l’introduzione di un apposito salario minimo dignitoso (corrispondente al titolo di studio conseguito).
3. Sostenere maggiormente l’inserimento professionale dei giovani lavoratori, richiedendo alle autorità federali di: introdurre l’obbligo per le aziende formatrici d’impiegare per almeno 1 anno gli apprendisti che vi terminano la formazione; estendere da 1 a 3 mesi il termine di preavviso per licenziamento per i lavoratori con meno di 25 anni; ridurre da 120 a 30 giorni il periodo d’attesa per il versamento delle indennità di disoccupazione per i giovani senza lavoro; aumentare l’organico degli Uffici regionali di collocamento (URC) e rivederne il funzionamento in modo da promuovere realmente l’inserimento professionale dei giovani.